Gianluigi Paragone adesso dice che non voterà la fiducia (ma non doveva dimettersi?)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-05

Gianluigi Bombatomica Paragone aveva detto qualche tempo fa che si sarebbe dimesso in caso di governo M5S-PD. Poi dopo il voto su Rousseau aveva scritto su Facebook che ci stava ripensando e che avrebbe parlato con Di Maio e con il suo capogruppo. Oggi ha cambiato di nuovo idea. Ma con molte varianti: in primo luogo …

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Gianluigi Bombatomica Paragone aveva detto qualche tempo fa che si sarebbe dimesso in caso di governo M5S-PD. Poi dopo il voto su Rousseau aveva scritto su Facebook che ci stava ripensando e che avrebbe parlato con Di Maio e con il suo capogruppo. Oggi ha cambiato di nuovo idea. Ma con molte varianti: in primo luogo non dice più che si dimetterà (strano, no?) e in secondo luogo non ha postato l’intervista rilasciata ad AdnKronos su Facebook, dove i suoi fans lo avevano elogiato quando aveva annunciato il suo ripensamento.

“Io la fiducia a questo governo non la darò”. Parola di Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle, che in un’intervista all’Adnkronos chiarisce la sua posizione nei confronti del nuovo esecutivo giallorosso, che oggi ha giurato al Quirinale nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Resto della mia idea, il mio sarà un no politico”, rimarca l’ex conduttore televisivo. “E’ chiaro – prosegue – che, come ho già detto, rispetto il giudizio di chi ha votato sulla piattaforma Rousseau. Quello è il mio popolo e io sono un vero populista. Sarò il meno duro possibile ma non posso votare la fiducia. Il mio sì non c’è, vedrò come fare per essere coerente con quello che penso e con quello che la base del M5S ha deciso”.

Se non vota la fiducia al governo del M5S, Paragone è di fatto fuori dal MoVimento 5 Stelle. Nell’intervista Paragone ha anche detto che il nuovo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è uno dei custodi della liturgia europeista. Poi, commentando il video in cui il neo-ministro dell’Economia in quota dem suona ‘Bella ciao’ con la chitarra, ha voluto anche fare l’intenditore: “Il ‘Bella ciao’ che più mi piace è quello cantato dalla banda della serie tv ‘La casa di carta’: quello è un canto ribelle, che è contro il ‘Bella Ciao’ di retorico e falso di Gualtieri”.

movimento 5 stelle fiducia gianluigi paragone

Qualche giorno fa Alessandro Sallusti lo aveva attaccato sostenendo: “Han fatto l’accordo con il PD e lui resta, dove vuoi che vada Paragone? Rimane in conseguenza dello stipendio da mantenere…”.

In effetti, è passato dalla minaccia delle dimissioni al semplice annuncio che non voterà la fiducia. Come mai ha cambiato idea sulle dimissioni?

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