Perché la Lega voleva salvare con un emendamento i dirigenti della sanità lombarda?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-05

Nel 2018 Fontana, racconta il portale della Regione Lombardia, nominava “i nuovi direttori generali che a partire dal 1° gennaio dirigeranno le 8 Ats, le 27 Asst e i 4 Irccs della Lombardia”. E il Corriere della Sera pubblicava un’infografica che riepilogava la spartizione dei posti in base all’appartenenza politica: cambiavano 30 direttori generali su 40, di cui 24 erano appannaggio del Carroccio e 14 di Forza Italia, mentre due andavano a Fratelli d’Italia

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Ieri un emendamento della Lega al Decreto Cura Italia a prima firma di Matteo Salvini che scaricava sui medici le responsabilità penali e civili del Coronavirus “assolvendo” i dirigenti è stato ritirato dopo le proteste dei sindacati della funzione pubblica. L’emendamento recitava: “(Responsabilità datori di lavoro operatori sanitari e sociosanitari) – Le condotte dei datori di lavoro di operatori sanitari e sociosanitari operanti nell’ambito o a causa dell’emergenza Covid-19, nonché le condotte dei soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria derivante dal contagio non determinano, in caso di danni agli stessi operatori o a terzi, responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa, se giustificate dalla necessita’ di garantire, sia pure con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza, la continuità dell’assistenza sanitaria indifferibile sia in regime ospedaliero che territoriale e domiciliare. 2. Dei danni accertati in relazione alle condotte di cui al comma 1, compresi quelli derivanti dall’insufficenza o inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale, risponde civilmente il solo ente di appartenenza del soggetto operante ferme restando, in caso di dolo, le responsabilità individuali”.

Perché la Lega voleva salvare i dirigenti della sanità lombarda?

Proprio il senatore Salvini ha spiegato così il ritiro dell’emendamento: “Tutelare la vita e il lavoro di tutti coloro che sono in prima linea, medici, infermieri, operatori sanitari, dirigenti, è e resta il nostro obiettivo. Per questo ritiriamo un emendamento su tutele e responsabilità che si presta a fraintendimenti, confidando che il governo si faccia carico della questione della difesa di chi sta lavorando in prima linea per salvare vite. Rimane valida, invece, la proposta della Lega che propone di detassare il 70% degli stipendi di tutto il personale medico sanitario”. Ma un’infografica pubblica il 18 dicembre 2018 dal Corriere della Sera, ieri rimbalzata sui social network (da Twitter alla pagina facebook dei Socialisti Gaudenti) ci fornisce qualche elemento in più sul motivo della mossa di Salvini.

Le nomine della sanità in Regione Lombardia
Le nomine della sanità in Regione Lombardia (Corriere della Sera, 18 dicembre 2018)

Nel 2018 Fontana, racconta il portale della Regione Lombardia, nominava “i nuovi direttori generali che a partire dal 1° gennaio dirigeranno le 8 Ats, le 27 Asst e i 4 Irccs della Lombardia. La nomina relativa all’Azienda Regionale Emergenza Urgenza non era in programma in quanto il contratto scadrà a dicembre 2020. Di seguito l’elenco dei nuovi direttori generali di Ats, Asst e Irccs, con indicati i nomi dei direttori che sostituiscono”. E il Corriere della Sera pubblicava un’infografica che riepilogava la spartizione dei posti in base all’appartenenza politica: cambiavano 30 direttori generali su 40, di cui 24 erano appannaggio del Carroccio e 14 di Forza Italia, mentre due andavano a Fratelli d’Italia.

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