Fact checking
Come hanno preso i grillini la sconfitta: augurando la morte ai cittadini di Taranto
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-06-12
Il popolo dei grillini su Facebook, in attesa della serena analisi del voto da parti di Grillo e Di Maio, prova a capire cosa è andato storto in queste amministrative. Un viaggio disperato nella rabbia degli elettori a 5 Stelle delusi da questo “popolo di coglioni” che si affida ai mafiosi
Il popolo del #vinciamopoi è stanco di questa Italia maledetta. Il MoVimento 5 Stelle ha perso le elezioni amministrative e mentre il senatore Vito Crimi festeggia per la vittoria del 5 Stelle in un paese di 400 abitanti altrove attivisti e simpatizzanti la pensano diversamente. Per scoprilo è sufficiente andare a leggere le reazioni a caldo del popolo pentastellato su Facebook. Come da tradizione del M5S lo psicodramma grillino è tutto in Rete. Ed è tutto da ridere.
Il timore dei brogli
La serata era iniziata con il migliore degli auspici. Una delle tante pagine di supporter pentastellati dava la lieta novella: “ottime notizie da molti comuni sui 50mila abitanti”. Addirittura a Genova e a Palermo il M5S secondo i dati era il primo partito. La vittoria forse non era a portata di mano perché il sistema elettorale consente ai partiti di coalizzarsi ma non bisognava scoraggiarsi. Che poi lo sanno tutti che i partiti si coalizzano perché hanno paura del MoVimento, no?
La verità dei fatti non è tardata a palesarsi in tutta la sua drammaticità. E sul gruppone “Club Luigi Di Maio” che raccoglie migliaia di attivisti e simpatizzanti pentastellati è iniziata l’analisi del voto. Ovviamente con la consueta pacatezza e lucidità pentastellata.
Non mancano però coloro che ritengono che i risultati siano stati falsati.
Chi è che non ha ciucciato bene la matita? E come è possibile che dopo mezz’ora i giornalisti (quella kasta maledetta) avessero già i risultati? Qui gatta ci cova.
C’è spazio anche per il citazionismo colto (ma sgrammaticato) di chi ricorda le parole di un certo “mark twain”.
Man mano che passano le ore l’analisi del voto si fa più acuta e raffinata.
La verità inizia a farsi strada nelle menti degli elettori del M5S. Il MoVimento non ha perso perché non ha presentato candidati validi, perché ha dimostrato di non saper governare o perché ha fatto fuori gli unici che sapevano farlo. Il M5S ha perso perché alle comunali “c’è sempre più corruzione, voto parentale, voto amicale”. Se gli italiani fossero liberi (di fidarsi di Beppe) allora sicuramente voterebbero M5S.
Pizzarotti logora chi non ce l’ha
Il caso di Parma, con il sindaco uscente Pizzarotti al ballottaggio e il M5S con percentuali ridicole, è emblematico.
Chi è che ha votato quel traditore di Pizzarotti? Fuori i nomi subito di tutti quelli che hanno tradito il M5S. Perché non hanno fatto votare i robot che hanno espulso Pizzarotti? Sicuramente sarebbe stato meglio.
Non tutti però la vedono così. C’è anche chi si arrampica sugli specchi per dimostrare che a Parma il M5S ha vinto di nuovo. Il motivo? Pizzarotti “è sangue a 5 stelle”. E poco male se Grillo l’ha fatto fuori perché “è nato dai 5 Stelle”. Insomma le cose non sono andate poi così male.
I mafiosi di Palermo e Taranto
Molto più difficile accettare la sconfitta a Palermo e a Taranto. Due città che – come Roma – avrebbero davvero tantissimo bisogno di un’amministrazione a 5 Stelle. Eppure i palermitani e tarantini hanno preferito scegliere la casta, la vecchia politica. C’è chi è sollevato dal fatto che il M5S non ha vinto a Palermo, meglio così: era ancora acerba.
Non è questo il momento di fare autocritica. Non la fa Beppe, non la fanno i maggiorenti del partito, perché dovrebbe farla laggente? Meglio fare come fa Marione: godere nel guardare gli italiani sguazzare nella merda. Con tanti auguri ai cittadini di Taranto e Palermo.
Perché il M5S ha davvero a cuore il destino di quelle città. A loro mica interessa governare per avere il potere.
Manca solo chi augura un’invasione di cavallette. Ma niente paura: ci sono gli sbarchi di immigrati clandestini.
Nei confronti dei cittadini di Taranto la solidarietà è d’obbligo.
Ecco quindi un honesto che augura licenziamenti, mafia e “di respirare veleno”.
Un’altra cittadina fa invece una sintesi: a Taranto si meritano i veleni mentre a Genova hanno vinto i razzisti e a Palermo “i nemici di Falcone”. Questi sono quelli che rispettano il risultato della volontà popolare?
«Italiani popolo di coglioni»
La faccenda si fa biblica. Ecco quelli che ci spiegano che in fondo anche quando al popolo fu concesso di scegliere tra Gesù e Barabba scelse Barabba. E il MoVimento messianico si riconosce nella situazione del Cristo.
Ancora una volta il popolo italiano ha voltato le spalle alla salvezza e alla redenzione.
Eccoli lì, gli italiani, che prendono le trenta monete come Giuda. Si prevedono processioni riparatorie al Sacro Cuore dell Dibba nelle maggiori città italiane. Grillo perdona loro perché non sanno quello che fanno!
Non c’è tempo però per i penitenziagite. Se il M5S avesse potuto combattere alla pari, uno contro uno e non contro le coalizioni allora sì “che gli avrebbe rotto il culo”.
Le cose sarebbero andate ancora meglio se i candidati degli altri partiti fossero stati legati e imbavagliati. Perché non provare?
Qualcuno sospetta anche del voto agli immigrati. Se potessero votare solo gli elettori del M5S probabilmente il MoVimento governerebbe l’Italia. Ma qualcuno non lo vuole. Che siano i poteri forti della Costituzione? A saperlo.
Improvvisamente: lo sconforto
La colpa è degli italiani, della Rai e dei giornalisti che parlano sempre male dei 5 Stelle, della mafia, dei brogli, della vecchia politica e degli immigrati. Come si fa a cambiare un’Italia così, un’Italia che non vuole cambiare? Qualcuno teorizza che dopotutto le elezioni non sono lo strumento giusto per dare il via al tanto agognato cambiamento. Qualcun altro spiega che i partiti hanno avuto 50 anni di tempo per convincere gli italiani. Il M5S invece ha avuto poco tempo.
C’è chi ricorda l’ingratitudine degli italiani che prendono “i soldi del M5S” e poi votano la vecchia politica. Un copione già visto in occasione della ricostruzione in Emilia quando al MoVimento saltarono i nervi.
Ma gli elettori M5S sono troppo delusi e amareggiati. Non dalla sconfitta (perché nessuno dei capi ha ancora detto che c’è stata) ma dagli italiani. Meglio allora lasciarsi andare alla deriva, come un naufrago. Magari l’elettore pentastellato verrà avvistato da una delle ONG che però non lo aiuterà perché “di carnagione chiara”. Che amarezza, quanta delusione. A riveder le stelle? Chissà.