Anche oggi Di Maio e Toninelli si sono persi un tunnel (e un po’ di soldi)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-01

Oggi Di Maio ha smesso di negare l’esistenza del cantiere e ha cominciato a dire che il tunnel non esiste. In più ha detto di voler fare la metro a Torino e la Asti-Cuneo al posto della TAV. Vediamo perché le due affermazioni sono frutto di “lievi imprecisioni”…

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Oggi si torna a parlare di TAV e di tunnel inesistenti con Di Maio e Toninelli, oltre che di spese per il trasporto di Torino e del Piemonte. Luigi Di Maio, commentando la visita al cantiere di Chiomonte da parte di Salvini, ha dichiarato: “Io personalmente non vado a Chiomonte perché ancora non è stato scavato un solo centimetro del tunnel”. C’è differenza rispetto a quanto ha dichiarato ieri lo stesso bisministro, quando aveva negato l’esistenza dello stesso cantiere: dopo aver detto la sciocchezza ed essersene evidentemente reso conto, oggi ha detto che non esiste il tunnel.

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L’imboccatura del tunnel di Chiomonte credits No Tav via Facebook.com

Come sappiamo, sono stati già scavati 21 chilometri di gallerie. Ma il tunnel? In questo momento a Chiomonte c’è un tunnel geognostico. Pagella Politica di AGI ci fa però sapere che anche una parte del tunnel è stata scavata. I chilometri di tunnel geognostico di Saint-Martin-la-Porte sono scavati “nell’asse e nel diametro del tunnel di base e quindi ne costituiranno di fatto il primo tratto, già in fase di realizzazione”. Secondo i dati più recenti, diffusi a gennaio 2019, sui 9 km totali di questo tunnel ne sono stati realizzati il 64%, cioè 5,75 km circa. Oggi sono stati scavati 28 km complessivi proprio grazie all’avanzamento dei lavori nel cantiere di Saint-Martin-La-Porte. Da un punto di vista sostanziale, la galleria di Saint-Martin-La-Porte – che è stata già scavata per quasi 6 km – è un pezzo del tunnel di base. Da un punto di vista formale, invece, la funzione della galleria scavata e’ quella di conoscere un’area dalla “geologia particolarmente delicata”, spiega Telt, in vista della realizzazione definitiva del tunnel di base. Ma si tratta appunto di una questione burocratica e non sostanziale.

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Ma oggi Di Maio ha detto anche altro, ovvero:  “La spesa del Tav può essere benissimo dirottata sulla metropolitana di Torino o sull’autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie”. In realtà, come ha ricordato su Facebook la parlamentare PD Chiara Gribaudo, “fondi italiani ed europei legati a trattati internazionali per modificare i quali occorrerebbero anni, senza considerare che una volta pagate le penali sui contratti da annullare rimarrebbero ben poche risorse, forse nemmeno sufficienti a terminare l’A33” (in realtà non si tratta di penali ma bisogna pagare lo stesso). Per quanto riguarda la Asti-Cuneo, i soldi sono in cross financing ma è il ministro Toninelli a non voler concedere la proroga della concessione a Gavio accordata dal precedente Governo per poterlo finanziare.

Leggi sull’argomento: Di Maio sostiene che il cantiere della TAV di Chiomonte non c’è

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