Di Battista si è ridotto a elemosinare applausi da Floris

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-02-13

Ieri Di Battista si è lamentato per la scarsa claque, facendo riferimento alla comparsata di Salvini che ha registrato più ovazioni. Floris gli ha risposto ricordandogli chi porta il pubblico

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Una scena abbastanza indecorosa è andata in onda ieri a DiMartedì da Giovanni Floris con Alessandro Di Battista. Di Battista conclude una sua risposta dicendo che bisogna dare tempo al governo per comprendere se una funziona o meno, poi si rivolge verso il pubblico e chiede: “Oggi non applaudite nessuno? Si può applaudire oggi?”. A quel punto finalmente parte l’applauso e Di Battista sorridendo (falsamente) aggiunge: “Non gli hanno dato…? Non gli hanno dato…?”. A quel punto Floris lo gela con un’altra battuta: “Vuole che gliene chiamiamo qualcuno in più?”.

Lo scambio di battute va spiegato. Di Battista prende spunto da quanto accaduto due settimane fa, quando Matteo Salvini è stato accolto da un’ovazione in studio quando è entrato – che ha mandato su Facebook, come se sapesse che ci sarebbe stata – e poi a ogni risposta partiva l’applauso. Come abbiamo spiegato, questo accade perché gli ospiti del talk show si dividono in due tipi:

Gli applausi degli accompagnatori di uno degli ospiti, e qui siamo alla recita del tifo; gli applausi dei figuranti e dei curiosi chiamati a popolare gli spalti, e qui siamo al puro effetto sonoro attivato da un cenno dell’assistente di studio

Di Battista si è quindi lamentato che l’applauso nei suoi confronti non venisse attivato e Floris gli ha risposto ricordandogli che lui ha portato i suoi e poteva portarne di più (e di più caldi) se non gli bastava così.

EDIT: Rispondendo a uno status di Enrico Mentana che lo chiamava in causa, Alessandro Di Battista conferma il senso delle sue affermazioni di ieri a DiMartedì rispetto all’interpretazione che ne avevamo dato:

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