E intanto spunta Di Battista ministro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-02

Quando stavano con la Lega, l’ex deputato si candidò agli Affari europei, vacante dopo l’addio di Paolo Savona. Un’opzione che ancora esiste nel borsino di Di Maio

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Mentre il MoVimento 5 Stelle si appresta a votare su Rousseau sull’accordo con il Partito Democratico con modalità molto diverse rispetto al contratto con la Lega e Beppe Grillo auspica l’ok uscendo allo scoperto, s’avanza a gran voce l’ipotesi di proporre Alessandro Di Battista nella poltrona che fu di Paolo Savona, ovvero quella di ministro degli Affari Europei. A raccontarlo è Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera:

Ma oltre ai temi i pentastellati stanno abbozzando anche una ipotetica squadra di governo da presentare a Conte e ai dem. Dopo la mossa del Pd di chiedere un passo indietro sui vicepremier, nel Movimento ha ripreso quota l’idea di proporre un altro big come papabile ministro. Il nome in questione è quello di Alessandro Di Battista: per lui si ipotizza tra i pentastellati un incarico alle Politiche europee.

Una mossa che potrebbe far storcere più di qualche naso tra i dem. «Preferiamo parlare di temi e non di ruoli», tagliano corto i Cinque Stelle. Che poi precisano sibillini: «Di certo che Alessandro sia un valore per il Movimento è cosa nota per tutti».

di battista libro bibbiano

La stessa cosa racconta oggi Ilario Lombardo su La Stampa, che descrive un Di Maio assillato dalla trattativa:

I post di Grillo lo assillano e l’unica arma che sembra essergli rimasta è sventolare lo spauracchio del voto su Rousseau. I parlamentari gli contestano anche di voler favorire i suoi uomini più fidati, Riccardo Fraccaro (che vorrebbe sottosegretario alla presidenza del Consiglio) e Alfonso Bonafede.

O di accontentare oppositori interni come Federico D’Incà (agli Affari regionali). O ancora di voler placare il tornado Alessandro Di Battista imbottigliandolo al governo.

Quando stavano con la Lega, l’ex deputato si candidò agli Affari europei, vacante dopo l’addio di Paolo Savona. Un’opzione che ancora esiste nel borsino di Di Maio.

Leggi anche: Beppe Grillo scrive al Fatto per chiedere l’ok al governo M5S-PD

 

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