Beppe Grillo scrive al Fatto per chiedere l’ok al governo M5S-PD

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-02

Nell’appello c’è anche un po’ di sarcasmo su Di Maio che “raddoppia i punti” come alla Standa

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Mentre il voto su Rousseau (manipolato perché non manipolato come al solito) è annunciato per martedì, Beppe Grillo scrive al Fatto Quotidiano per chiedere, nella sua solita maniera criptica, l’ok al governo M5S-PD. Nel pezzo, firmato Beppe Grillo e il suo neurologo, si citano Zingaretti e Di Maio che “raddoppia i punti” dell’accordo “come alla Standa”.

Pur dal suo ottusismo, Zinga rispondeva a una delle tre teste che parlavano nel messaggio:”Mai dire mai, Beppe”. Tre teste, Si. Una rivolta a Luigi, incazzata e ancora stupefatta per l’incapacità di cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose. Con i punti che raddoppiano come alla Standa. L’altra testa era rivolta a tutto il mondo, che sa soltanto spettegolare malignamente, trattenuto della serra mediatica. Che l’Elevato trafora elevandosi a contenere tutti gli umori presenti, su su fino alla stratosfera della mente collettiva. Una terza mente incorporava la stanchezza di Conte, ma perché Conte è stanco? E l’unico che ha una casa dove andare, che possiede un filo conduttore interiore.

beppe grillo fatto voto pd

Una persona eccezionale perché capace di rimanere normale: non sono tantissimi. In un mondo così inquinato da vedere il nulla dove c’è impegno e ragionevolezza, l’Elevato incorpora dentro a sè, per mondarli, gli spiriti più maligni: depressione, incapacità di cogliere con ironiaquello che ti capita e brama di potere. Il suo messaggio rimbalza di continuo come la pallina di un flipper 3D che neppure il flipper stesso riesce a contenere. I media, a cui non è rivolto alcun messaggio, non resistono e riecheggiano l’urlo dell’Elevato: non resterà altro da fare che inseguirlo. Esercitare la leadership facendosi inseguire, anche, ridendo.

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