Come hanno preso gli antivaccinisti le modifiche al decreto vaccini

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-07-06

I genitori free-vax non si fanno fregare, gli emendamenti al testo del DL Lorenzin sono solo un trucco! E preparano la rivoluzione, a settembre dopo le vacanze

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Ogni mattina un bambino si alza e sa che dovrà correre più veloce dell’ago della siringa con la quale vogliono iniettargli il vaccino. Per fortuna che ci sono i Genitori Preoccupati™ pronti a dare battaglia per difendere i propri cuccioli dall’obbligo vaccinale. Obbligo, che parola brutta: sa di colonia estiva, minestrone di verdure, broccoli e compiti per casa. Meglio la libertà: quella di non vaccinare. Perché – sarà un caso – ma alla fine della fiera tutti i genitori free-vax sono per la libertà di non vaccinare.

È tempo di fare la rivoluzione!

Ieri la Commissione Sanità del Senato ha approvato gli emendamenti al testo del DL Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie. Il succo del nuovo testo di legge che andrà all’esame dell’Aula è la riduzione del numero di vaccinazioni obbligatorie da 12 a 10 alle quali però si affiancano 4 “consigliate attivamente”. Sono inoltre previste sanzioni più basse per i genitori che non vaccinano (nel DL si parlava di multe fino a 7.500 euro) e niente riferimento alla perdita della patria potestà per i genitori che non vaccinano i figli. A questo si aggiunge il fatto che basterà attestare con autocertificazione di aver presentato la domanda vaccinale.
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Una vittoria per i movimenti anti/free/no-vax? Assolutamente no. Perché l’obbligo rimane e perché dieci vaccini obbligatori vengono considerati ancora troppi.
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È l’obbligatorietà il problema, e nessuno deve cedere su questo punto.
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Perché se passasse la legge gli scienziati tireranno fuori un vaccino per ogni cavolata. C’è anche il rischio che qualora si facesse “una cura disintossicante” per liberarsi da tossine e metalli pesanti il governo possa in futuro pensare di imporre altre vaccinazioni. Perché tutti sanno che le cure detox eliminano gli anticorpi.
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Il decreto, così concepito “fa solo confusione”. C’è infatti chi teme che qualche genitore venga tratto in inganno dalla “riduzione” e che quindi ci si accontenti del risultato raggiunto.
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Ma i genitori free-vax non si fanno certo comprare con un contentino. Continueranno a lottare contro queste prese per i fondelli fino a che l’ultimo vaccino non sarà buttato via.
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Il rischio  è che appena il popolo si sarà fermato il governo metterà tutti i vaccini obbligatori e sarà troppo tardi per impedirglielo. Bisogna fare assolutamente qualcosa.
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Qualcuno ha un’idea geniale: facciamo la rivoluzione.
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E già da qualche tempo nei vari gruppi e pagine si discute a proposito di unire tutti i fronti del No. Dai No CETA, a quelli che non vogliono la legge Fornero e la riforma delle pensioni passando per i no-vax e quelli contro l’invasione degli immigrati. Un momento, i no-vax non sono per il no. Passando per i free-vax.

La corretta informazione secondo CORVELVA

Ma più di ogni altra cosa c’è bisogno di informazione per convincere quante più persone possibile a sposare la giusta causa antivaccinista.
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Dove sono le informazioni scientifiche, quelle che danno ragione ai free-vax? Perché il governo non le mette a disposizione e – in caso – non le inventa in modo da farci tutti dormire tranquilli? Qualcuno si rammarica che per fare corretta informazione si debba pakare.
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I nostri amici di CORVELVA ci hanno provato oggi comprando una pagina del Gazzettino. Vi aspetterete che abbiano riportato tutti gli studi scientifici sulla pericolosità dei vaccini. Oppure che abbiano dettagliatamente descritto quanti sono i casi di reazione avversa. Oppure che abbiano illustrato dati scientifici, statistiche a supporto della loro tesi. No. Hanno pubblicato un trafiletto del dott. Fabio Franchi dove si fa riferimento ai “bugiardini” come prova della pericolosità del vaccino contro il morbillo. Ora che una mamma o una nonna possano credere che il bugiardino sia una prova schiacciante può anche starci. Ma che un medico (anche se in pensione) lo faccia è imbarazzante. Ma il dottor Franchi – già noto per aver preso parte al convegno del CODACONS sui dati “segreti” di AIFA – è un tipo un po’ particolare. Antivaccinista dichiarato (non free-vax, proprio no-vax) sostiene ad esempio che l’HIV non causa l’AIDS. Per Franchi l’AIDS è il frutto di una colossale mistificazione e l’AIDS non esisterebbe se non come ristretta patologia riguardante omosessuali, tossicodipendenti, emofiliaci.

In un crescendo di onestà scientifica ed intellettuale Franchi spiega che il morbillo è una malattia “relativamente benigna”. Ora concentriamoci un attimo su quel “relativamente”. È interessante che per gli antivaccinisti sia accettabile il rischio (noto) di un encefalopatia da morbillo (un caso su 1.000-1.300) per dire che la malattia è in fondo, una passeggiata. Ma quando leggono cose come “in rari casi”, oppure “in un numero molto limitato di casi” oppure “i vaccini sono ragionevolmente sicuri” oppure “il rischio di un danno da vaccino è di gran lunga inferiore a quello di subire un danno dalla malattia stessa” allora sono pronti a salire sulle barricate. Quindi tenete a mente: ragionevolmente benigna (che significa che il rischio c’è ed è superiore a quello di una reazione avversa) va benissimo. Perché l’importante non è l’informazione scientifica: è confermare le convinzioni dei no-vax. È esattamente lo stesso ragionamento per cui uno studio (falso) che mette in correlazione vaccini e autismo vale di più di molti studi (veri) che dimostrano il contrario.

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