Fact checking
Via Aquilanti: il M5S e l'asilo nido al freddo nel XII Municipio
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-12-13
Da mesi i genitori degli alunni del nido di Via Aquilanti denunciano malfunzionamenti e problemi. L’ultimo è il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento che da un mese lascia le aule al freddo. Peccato che a Roma la Raggi abbia “tolto la mangiatoia” perché assieme al bue e all’asinello ora farebbero comodo
L’asilo nido di via Aquilanti nel quartiere Massimina nel XII Municipio è nuovo nuovo ma questo non significa che tutto funzioni bene. Anzi. Inaugurato a settembre in pompa magna dalla Sindaca Virginia Raggi che ci spiegava il lavoro della giunta per «riportare le periferie al centro della città» con l’arrivo del freddo ha più di qualche problema di abitabilità. Perché la caldaia funziona a singhiozzo e quindi i termosifoni, se va bene, sono appena tiepidi. Il che visto che si tratta di una struttura che deve accogliere bambini molto piccolo diventa un problema enorme.
La fretta di inaugurare una struttura che non era ancora pronta
Come riferisce Roma Today i genitori dei piccoli alunni della scuola hanno segnalato i malfunzionamenti della caldaia e dell’impianto di riscaldamento sin da settembre. C’era tutto il tempo a disposizione quindi per intervenire prima dell’arrivo del freddo che – come è noto a quasi tutti – si fa più intenso con l’avvicinarsi dell’inverno. A Roma però l’Amministrazione comunale (e quella municipale) sembrano essere del tutto ignare dello scorrere delle stagioni e delle ricorrenze annuali. L’improvvisazione sembra essere la vera linea guida di chi governa la città.
La struttura era stata infatti consegnata al Comune nel 2015 ma per una serie di questioni non era mai stata messa in funzione. Uno dei problemi era, a quanto pare, il conflitto d’interessi dell’attuale Presidente del consiglio municipale, titolare di alcune quote di una società che possiede un asilo nido privato a poca distanza. Pare che sia stata proprio la pressione sul presunto conflitto d’interesse di Di Camillo a spingere l’Amministrazione municipale a prendere la decisione – a marzo – di trasferire gli alunni del nido di Via Pavolini in via Aquilanti. Questo nonostante le perplessità di alcuni genitori sulla funzionalità della nuova struttura.
Con le prime piogge d’autunno si sono verificate le prime infiltrazioni d’acqua dal soffitto. I genitori denunciano la cosa alle istituzioni scolastiche e municipali, nel frattempo arriva il freddo e il 9 novembre i riscaldamenti ancora non sono accesi, i lavandini mancano di doccette per lavare i bambini. Le lavatrici e le asciugatrici non funzionano, le finenstre non hanno le tende e gli spazi esterni non sono recintati. Il giorno 29 novembre, denunciano i genitori, il Comitato di Quartiere Massimina e l’associazione Massimina.it, gli impianti di riscaldamento ancora non funzionano.
Silvia Crescimanno risolve problemi ma non riesce a capire come mai non funziona la caldaia
A fine novembre interviene finalmente la Presidente del Municipio, la pentastellata Silvia Crescimanno, che dava notizia che era stato individuato il motivo del guasto (la manomissione di una cabina ACEA) e che dal 1 dicembre le cose sarebbe tornate alla normalità in seguito all’intervento di ripristino sulla cabina e dei lavori della ditta costruttrice all’interno del nido.
Il 5 dicembre la Crescimanno pubblicava un nuovo aggiornamento sullo stato della centrale termica del nido di via Aquilanti. Evidentemente i problemi alla caldaia che la Crescimanno aveva promesso sarebbero stati risolti in pochi giorni erano ancora lì. La cosa peggiore è ovviamente che tutte queste cose vengono scoperte giorno per giorno quando i genitori portano i figli a scuola. Forse le periferie non sono così vicine al centro come prometteva la sindaca appena tre mesi fa.
Passa una settimana e la soluzione ancora non è stata trovata. Due giorni fa sul gruppo Facebook del quartiere Massimina una delle educatrici del nido ha scritto chiaramente che all’interno della struttura “si gelava“.
A quanto pare il problema elettrico non dipende dalla rete ma sarebbe “interno alla struttura”, questo significa che quando si è deciso di aprire il nido lo si è fatto forse con troppa fretta, senza effettuare i dovuti collaudi e le dovute verifiche su un edificio che era in stato “di abbandono” da ormai due anni.
Ieri, 12 dicembre, la temperatura interna di alcune stanze era di 16 gradi. Oggi alle 10 è andata in scena una protesta dei genitori davanti alla scuola. La Presidente Crescimanno non era presente alla riunione “per motivi personali”, una scelta che ha contribuito ad alimentare l’esasperazione dei genitori dei piccoli alunni. Striscia la Notizia, che si era già occupata del nido di via Aquilanti qualche mese fa, ha mandato una troupe per documentare la situazione. Alcuni genitori si sono addirittura (provocatoriamente) proposti di pagare di tasca propria i lavori per mettere in funzione le caldaie.