Cos’è la meningite
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-01-17
Nel Lazio l’anti-meningococcica di tipo “C” (il ceppo che ha aggredito Federico) è gratuita fino al compimento dei 19 anni e effettuata con doppia dose
Dopo la morte di Federico a Roma e gli appelli alla vaccinazione della madre del ragazzo è stato confermato dagli esami clinici che a uccidere il giovane è stata una forma batterica di meningite di tipo C, la più grave, anche se il ceppo più diffuso è quello di tipo B. Da martedì prossimo inoltre i medici della Asl Roma 2 saranno presso l’istituto alberghiero frequentato dal ragazzo per dare la possibilità a chi lo vorrà di vaccinarsi. Nel Lazio l’anti-meningococcica di tipo “C” (il ceppo che ha aggredito Federico) è gratuita fino al compimento dei 19 anni e effettuata con doppia dose, in entrambi i casi tetravalente. Attualmente la copertura è dell’80,37% a fronte dell’82% su base nazionale. Per il ceppo “B” il vaccino è gratuito per tutti i nati dal 1 gennaio 2017. In tutti gli altri casi si paga il ticket, ben 79,54 euro per il tipo “B”, ad esempio, nella Asl2 di appartenenza di Federico.
La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, le cui cause più comune sono virus e batteri: meningococco, pneumococco e Haemophilus; la letalità della forma batterica si aggira intorno al 20-30% per i neonati, al 2% per gli adolescenti e tra il 19.37% per gli adulti. I sintomi sono cefalea, mialgie, fotofobia e vomito; la meningite virale viene trattata con analgesici e antipiretici e tende a guarire entro una decina di giorni, la meningite batterica si tratta con antibiotici. L’incidenza sulla popolazione nei paesi occidentali è di 10,9 persone ogni centomila in estate, 3 persone ogni 100mila prendono quella batterica.