Salvini bivacca in tv e i consiglieri del CdA Rai si svegliano solo per Report?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-10-23

Matteo Salvini è costantemente in televisione, e non si risparmia certo quando c’è da andare in un talk show sulla Rai. Curiosamente però ai due consiglieri nominati da Lega e Fratelli d’Italia qualcosa non torna sulla puntata dedicata al caso Metropol e alla Lega e parlano addirittura di violazione della par condicio in campagna elettorale. Certo, tutto sarebbe molto più semplice se Salvini rispondesse una volta per tutte alle domande dei giornalisti. E no, a nessuno interessa sapere dove avrebbe nascosto i famosi “65 milioni”

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Ieri sera Matteo Salvini era ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai Uno. Questa mattina il leader della Lega è andato ad Agorà su Rai Tre e stasera interverrà su Radio Uno, ospite di Zapping. Ieri, 22 ottobre, invece il Presidente della Regione Friuli Massimiliano Fedriga è intervenuto a CartaBianca su Rai 3. Sempre ieri su Radio Uno c’era un discreto affollamento leghista, alle sette e trentacinque Dario Galli è intervenuto a Radio Anch’io (per poi passare ad Agorà), nel pomeriggio l’ex viceministro Garavaglia è stato intervistato durante Radio1 in viva voce e per finire alla sera l’ex ministra Giulia Bongiorno ha partecipato a Zapping.

Le ridicole accuse del CdA RAI a Report per “violazione della par condicio”

Questi naturalmente sono solo alcuni degli impegni televisivi dei leghisti. Perché ieri all’ora di pranzo Matteo Salvini ha partecipato a Tg2 Post mentre lunedì è stato il turno dell’ex ministro Gian Marco Centinaio ad Agorà. Insomma, la Lega di certo negli ultimi tre giorni non si è risparmiata. E stiamo parlando solamente delle apparizioni in programmi radiotelevisivi del servizio pubblico. Perché naturalmente quella delle ospitate su altre emittenti è un’altra storia.

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Chiunque abbia modo di fare un po’ di zapping qua e là tra radio e televisione non potrà fare a meno di notare che la Lega non è certo un partito a rischio di estinzione o sottorapresentata sul piccolo schermo rispetto al suo peso reale in Parlamento (dove ha il 17%). Eppure due consiglieri del CdA di Viale Mazzini oggi hanno accusato una trasmissione di Rai Tre di violare la par condicio in vigore per le elezioni in Umbria. Per quella che è senza dubbio una semplice coincidenza la trasmissione incriminata è una delle poche cui Salvini non ha concesso un’intervista: Report. Non certo perché non sia stata chiesta, visto che la segreteria di Salvini non ha risposto alle richieste della redazione di Report.

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Guardacaso Report lunedì sera ha mandato in onda un’inchiesta tutta dedicata al caso Moscopoli, al Russiagate, al ruolo di Savoini e ai rapporti – mai chiariti – di quest’ultimo con la Lega e del partito di Salvini con l’oligarca russo Konstantin Malofeev. E sempre per pura casualità sono stati due consiglieri indicati dal centro destra a sollevare la questione: Igor De Biasio (indicato dalla Lega) e Giampaolo Rossi (indicato da Fratelli di Italia). Secondo i consiglieri Rita Borioni (Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti) invece Report avrebbe solo esercitato il diritto di cronaca. Ciononostante è curioso che i due consiglieri indicati dalla Lega e da FdI si siano accorti unicamente del servizio di Report e non di tutto resto di quello che è successo in Rai in questi ultimi 18 mesi, a partire magari da quando il Tg2 liquidò la vicenda del Metropol con un fantastico “e allora Togliatti“. Anche perché, tornando su Rai 3, il deputato PD Michele Anzaldi ha buon gioco a dimostrare che nel mese di settembre Salvini è stato il politico con più spazio di parola nei talk show della terza rete RAI. E allora, di cosa stiamo davvero parlando? Non è che i leghisti hanno paura di quello che ha detto Report?

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