Bio-On e Quintessential, il botta e risposta sul PHA polimerico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-29

Bio-on schiera il parere di due professori a difesa della validità e delle potenzialità delle sue bioplastiche. Poco dopo arriva la risposta del fondo

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Bio-on schiera il parere di due professori a difesa della validità e delle potenzialità delle sue bioplastiche, dopo che i suoi bilanci e il suo modello di business sono finiti sotto l’attacco del fondo speculativo Quintessential, che ha paragonato Bio-on a una nuova Parmalat provocando un tracollo del titolo in Borsa e un’indagine per diffamazione e aggiotaggio.

Bio-On e Quintessential, il botta e risposta sulle bioplastiche

Il primo parere, contenuto in una video-testimonianza pubblicata sul sito di Bio-on e su Youtube, è del professor Paolo Galli, definito “tra gli scienziati più influenti al mondo nell’industria della plastica”, unico italiano assieme al Nobel della chimica Giulio Natta – ricorda Bio-on – presente nella Plastics Hall of Fame. “Come scienziato ho sempre sognato un prodotto del genere – dice Galli riferendosi al PHA polimerico di Bio-on -, adesso vedo delle possibilità e trovo questo futuro molto stimolante, penso che aprirà delle porte nuovissime all’impiego delle materie plastiche nella nostra vita di tutti i giorni”. Il PHA polimerico, sottolinea Galli, “ha una struttura che ricorda moltissimo nelle proprietà il polipropilene, il quale è una materiale perfetto ma non Bio degradabile”.

Ma a differenza del polipropile è “assolutamente biodegradabile” come dimostrano “tonnellate di pubblicazioni” che “non possono essere messe in dubbio”. Nel secondo parere, appartenente alla dottoressa Paola Fabbri, PHD in Ingegneria dei Materiali e professoressa associata dell’Università di Bologna, si legge che i PHA “non hanno trovato fino ad un’epoca recentissima una concreta implementazione a livello industriale”. Quello che è cambiato “con l’arrivo delle tecnologie di Bio-on è stata la possibilità effettivamente di implementare su larghissima scala e su scala industriale le produzioni della polvere di PHA da processo biotecnologico, da cui poi si ottengono i formulati, i pellet, per le applicazioni industriali su larga scala”. Bio-on prosegue è riuscita “a sviluppare tutte quelle soluzioni che consentono di andare a testare l’efficacia di questi materiali per settori di larghissima scala”.

La risposta di Quintessential

Ma poco dopo arriva la risposta di Quintessential. Il fondo speculativo ritiene che la società di Bologna “si rifugi dietro fumose dichiarazioni per distogliere l’attenzione dalla questione chiave: la contabilità, il conferimento delle licenze e il fatturato che esiste solo grazie a dubbie vendite (auto-fatturazione) e al sistema di scatole vuote che è stato evidenziato nel report”. “I pareri di entrambi gli esperti confermano quanto riportato nella ricerca di Quintessential: il PHA non è un materiale nuovo, al contrario si tratta di una scoperta che risale a decenni fa e che ancora oggi non ha trovato una sua completa implementazione a livello industriale“, viene sottolineato in un nota in cui si evidenzia che “è la stessa professoressa Fabbri che “spesso è coinvolta in dichiarazioni a favore dell’azienda”, che afferma “che siamo ‘ancora in una fase embrionale’ di questo mercato .

Il fondo non dubita, infine, “che nei prossimi decenni le bioplastiche possano trovare una loro piena applicazione in svariati settori industriali e rappresentare quindi un mercato profittevole per molte aziende. Quello che sosteniamo con piena convinzione – e che trova oggi ulteriore conferma dai pareri degli esperti – è che BioOn non possa affermare di aver rivoluzionato il mercato della Bio-plastica, nonostante operi sul mercato da 12 anni”.

Le schermaglie tra Bio-On e Quintessential su Twitter

Intanto è interessante notare che Bio-On e Quintessential si stanno prendendo a botte su Twitter: Quintessential accusa la dottoressa Fabbri di avere rapporti commerciali con Bio-On e, in un altro tweet, sostiene che ci siano troll pronti a commentare “la vicenda con profili anonimi appena aperti, che qualora fossero riconducibili alla società in questione, questo potrebbe costituire manipolazione di mercato”.

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Il fronte avverso intanto fa notare che l’esperto di Quintessential non si è presentato al confronto su Class-CNBC.

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