Fatti
Berlusconi si propone come premier di un governo di centrodestra
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-05-18
L’ex Cavaliere dice che è pronto a dare vita a un governo per la legislatura con la sua guida e avverte Salvini: «Parla a nome suo e della Lega, la coalizione con un programma comune è altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle»
Se il governo Di Maio-Salvini non dovesse andare in porto “credo che dovrebbe esserci la possibilità di dare l’incarico al centro destra di presentare il proprio programma al parlamento dove saremmo sicuri di ottenere la maggioranza e dare vita a un governo che potrebbe durare per molto tempo, anche per tutta la legislatura”. Così Silvio Berlusconi che prosegue: “A questo si aggiunge il fatto che un certo Silvio Berlusconi che ha un’esperienza di nove anni al governo del Paese che ha presieduto per te volte il G8 è tornato disponibile perché c’è stata la riabilitazione e quindi credo che con la carenza di personaggi che verifichiamo in queste ore io sono disponibile”.
Berlusconi vuole fare il premier di un governo di centrodestra
E la Lega? “Salvini non ha mai parlato a nome della coalizione di centrodestra, ha sempre e solo parlato a nome proprio o a nome della Lega. La coalizione con un programma comune è assolutamente un’altra cosa e non ha nulla a che vedere con il MoVimento 5 Stelle. In questo momento con Salvini c’è molta distanza”. E ancora: “A Salvini ho consigliato ieri di tornare a casa”. Questo perché il contratto definitivo tra M5S e Lega suscita in Silvio Berlusconi una “preoccupazione molto forte, c’è anche una delusione profonda, perché ci sono troppi punti opposti al contratto centrodestra, in alcuni punti sulla giustizia siamo nella direzione più giustizialista possibile e ci danno forti motivi di preoccupazione”.
Le battute di Berlusconi sul tema del governo Lega-M5S arrivano proprio dopo la chiusura del contratto tra i due partiti, ora al vaglio di Rousseau. Ma sull’esecutivo Silvio ha già le idee chiare: Nel contratto tra M5S e Lega ci sono “situazioni non comprensibili dal punto di vista dei costi che qualcuno dei nostri ha già fatto i conti e quantificato in 100 miliardi per quanto riguarda la necessità di certe realizzazioni”. “Stiamo vedendo punto su punto – ha detto Berlusconi – e prenderemo al più presto una decisione, ho già detto ai miei di convocare un Ufficio di presidenza, forse lo convochiamo già per sabato e domenica”.