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Austria, i Verdi al governo con Kurtz (con tanti saluti alla FPOE)

neXtQuotidiano 02/01/2020

Fino a maggio i sovranisti governavano con i conservatori. Poi il loro leader è stato beccato a tentare di vendere l’Austria alla Russia. Risultato: flop elettorale del suo partito e nuova coalizione con i Verdi

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Alla fine il destino elettorale del sovranista che voleva vendere il suo paese ai russi si è compiuto. Oggi il partito popolare austriaco Oevp di Sebastian Kurz e i Verdi di Werner Kogler hanno confermato di aver raggiunto un accordo per formare un governo, a tre mesi dalle elezioni in Austria, dopo le anticipazioni di domenica scorsa. Si tratta della prima volta al governo per i Verdi austriaci. Fino allo scorso maggio, Kurz aveva governato il Paese insieme all’estrema destra Fpoe, poi era uscito il famoso video in cui il leader del partito Heinz-Christian Strache parlava con la sedicente figlia di un oligarca russo che in realtà lo stava trollando. Il video è costato prima le dimissioni di Strache da tutte le cariche e poi la rottura dell’alleanza tra Kurtz e la FPOE, infine il disastro elettorale che aveva portato all’addio (finto) alla politica del sovranista che voleva vendere il suo paese alla Russia e di sua moglie, complice anche uno scandalo sui fondi del partito.

heinz christian strache matteo salvini

Heinz Christian Strache con Matteo Salvini a Milano

L’accordo per il governo in Austria tra i popolari dell’Oevp e i Verdi è “un eccellente risultato” di negoziati “non facili”, ha detto il leader dei popolari, Sebastian Kurz. “Siamo riusciti a unire il meglio dei due mondi”, ha aggiunto il cancelliere incaricato. Per il leader dei Verdi, Werner Kogler, i due partiti sono riusciti a “costruire ponti” per formare un governo per “il futuro dell’Austria”. I Verdi dovranno dare il via libera al patto di governo in un congresso straordinario convocato per sabato, mentre oggi dovrebbero essere resi noti i dettagli del programma su cui si è trovata l’intesa. La destra di Kurz dominerà la compagine ministeriale mentre ai Verdi dovrebbero andare quattro dicasteri, tra cui un “super ministero” dell’Ambiente, che includerà anche Trasporti, Energia e Tecnologia. Il loro leader, Werner Kogler, 58 anni, sarà vicecancelliere. Secondo i media, i Verdi dovrebbero guidare anche Giustizia, Affari sociali e Cultura, mentre al partito del cancelliere Kurz andranno tra gli altri i ministri di Interno, Finanze ed Esteri.

elezioni austria fpoe flop 1

Se in territorio austriaco è considerata storica la coalizione OeVP e Verdi, lo è altrettanto per quanto concerne la quota rosa nel nuovo esecutivo. Con nove donne (otto ministri) nella squadra di 17 membri, incluso il segretariato di Stato, la percentuale femminile sfiora il 53 per cento. Sottosegretario di Stato per l’arte e la cultura dovrebbe essere nominata Ulrike Lunacek, gia’ vicepresidente del Parlamento europeo e candidato principale dei Verdi alle elezioni del 2017. Il primo governo austriaco con un consistente numero di ministro donne, ben sei, risale al 2003, in occasione del Schuessel I. Le donne erano sei anche nei governi Gusenbauer nel 2007 e Faymann I nel 2008. Il numero scese prima a 4 nel Faymann II (2013) e poi addirittura tre con Kern nel 2016. Il governo ha anche abbandonato l’idea del doppio passaporto per i sudtirolesi, che era stata caldeggiata proprio dalla FPOE.

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