L’audio whatsapp della presunta testimone oculare: «Non c’è stata alcuna aggressione a Mara Lapia»

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-17

Diventa un giallo la storia dell’aggressione alla deputata pentastellata. Secondo una testimone che avrebbe assistito alla scena nel parcheggio del LIDL di Nuoro la Lapia si sarebbe buttata a terra “simulando un episodio lipotimico” dopo essere stata toccata sulla spalla dalla madre del presunto aggressore. Il dettaglio che non torna

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La vicenda dell’aggressione ai danni della deputata pentastellata Mara Lapia si arricchisce di una nuova versione. In un audio che gira su WhatsApp una persona, che racconta di essere stata testimone di quanto avvenuto. Una testimonianza anonima che contraddice quanto raccontato dalla senatrice. Secondo il testimone infatti non ci sarebbe stata alcuna aggressione. Ci sarebbe stato sì un acceso diverbio, iniziato all’interno del supermercato LIDL e proseguita nel piazzale esterno, ma l’aggressione – sostiene la persona che ha assistito alla scena – non ci sarebbe stata.

La testimone che smentisce l’aggressione a Maria Lapia

A raccontare la nuova versione dell’accaduto è una dipendente dell’ospedale di Nuoro, che prima di mandare l’audio su WhatsApp ha raccontato la scena anche alla Polizia che era intervenuta sul posto. La testimone oculare spiega che il battibecco è iniziato all’interno del supermercato, dove anche lei stava facendo la spesa. Protagonisti una donna (che poi si sarebbe scoperto essere l’onorevole Lapia) e un uomo accompagnato dall’anziana madre. La testimone dice di non sapere per quale motivo era iniziato il diverbio. La ricostruzione ce la fornisce AdnKronos che ha appreso che tutto sarebbe iniziato perché sarebbero cadute due lattine mentre il cassiere faceva il conto e tra i due sarebbe nata una discussione. La deputata quindi avrebbe detto all’uomo “lasci i documenti, lei non sa chi sono io” e avrebbe iniziato a filmare la scena con il cellulare mentre l’uomo con l’anziana madre si avviavano verso l’auto parcheggiata per deporre la spesa.

mara lapia

A questo punto la testimone oculare, che nel frattempo era uscita dal negozio, ha potuto assistere all’aggressione avvenuta sul piazzale esterno dove l’onorevole Lapia ha “inseguito” l’uomo filmandolo con il cellulare e il litigio sarebbe degenerato fino all’aggressione. Ecco il racconto della crocerossina:

…vabeh, così conoscete la mia voce da soprano della Cappella Sistina. Allora, praticamente stamattina alla LIDL in cassa assisto a questa scena, ovvero a questa signora che litigava con questo signore e la mamma anziana di questo signore per motivi ancora sconosciuti, nel senso che ancora adesso non so per che motivo stessero litigando. Fatto sta che tutto il supermercato assisteva a ‘sta scena.

Questa signora, che molto dopo ho scoperto essere Mara Lapia, lo intimava e lo riprendeva con il telefonino e gli diceva ‘Lasci i documenti, lei non sa chi sono io che ho chiamato la Questura’. E questa roba è andata avanti per un paio di minuti.

Comunque io sono andata avanti con la mia spesa, ho pagato, ce l’avevo al fianco, e lei esce un paio di minuti prima di me inseguendo questo signore e riprendendo con il telefonino. Io esco, mi fermo a parlare con la ragazza che è sempre là fuori con il bambino, quella ragazza carinissima che è sempre fuori dalla LIDL di colore e tengo in braccio il bambino e continuo a osservare la scena.

A un certo punto il signore arrabbiatissimo le diceva un sacco di cose sempre per motivi che non so; la signora anziana si è avvicinata e le ha toccato la spalla come per dirle ‘Smettila, adesso hai rotto le scatole’; lei prende e si butta a terra. Così. Si butta a terra. Io vedo ‘sta scena, restituisco il bimbo alla ragazza e mi avvicino perché ho pensato fosse svenuta. Il mio istinto da crocerossina è stato più forte e mi sono avvicinata e le ho detto ‘Signora, che succede?’. E lei: ‘No, mi hanno aggredita… non ha visto che mi hanno spinto?’. Cioè, delle cose… io sono rimasta così e ho pensato ‘Questa è matta, ho beccato una matta fuori dal lavoro’.

Le dicevo ‘Signora, ma di cosa sta parlando? Io ho visto tutto, non l’ha aggredita nessuno’. In quel momento è arrivata la polizia che ovviamente lei aveva chiamato e sapeva già chi trovava là, mentre io non sapevo chi fosse questa signora. Arriva la polizia e io, che potevo farmi i cazzi miei e non me li son fatti, mi avvicino e dico ai poliziotti ‘Guardate che io ho visto tutto, non è vero niente, non è stata aggredita, è stato un diverbio fra queste persone che non so per quale motivo…’ Fatto sta che ha fatto un circo incredibile e io ho passato la mattinata con i poliziotti che mi chiamavano di continuo per il verbale. Per questo io vi chiedevo: è arrivata a simulare un episodio lipotimico e a buttarsi in terra. E non è finita qui perché so già che mi richiameranno nei prossimi giorni.

mara lapia aggressore

Secondo la testimonianza quindi non ci sarebbe stata nessuna aggressione. Un contatto ci sarebbe stato: quello tra l’anziana signora e la deputata pentastellata, con la prima che appoggia la mano sulla spalla dell’onorevole Lapia. A quel punto l’onorevole «si è buttata a terra, così, d’improvviso» e all’arrivo delle forze dell’ordine ha poi raccontato di essere stata assalita. A quel punto la donna che ha assistito alla scena si è fatta avanti per raccontare la sua versione dei fatti, che è stata messa a verbale dalla Polizia, spiegando che si trattava solamente di un diverbio. L’unico dettaglio che non torna è come Maria Lapia si sia procurata le lesioni che refertate nel verbale del Pronto Soccorso di Nuoro dal quale risulta la frattura di una costola con 30 giorni di prognosi. La Squadra Mobile di Nuoro sta  visionando le immagini dell’impianto di videosorveglianza della Lidl nella speranza che possano fare chiarezza sulla esatta dinamica della vicenda.

Edit: Mara Lapia commenta all’agenzia Adnkronos la notizia dell’audio che smentirebbe l’aggressione:

“C’è un disegno politico per diffamarmi e per colpirmi politicamente”.  Lapia conferma di essere stata malmenata dall’uomo “per futili motivi” e ripercorre tutta la vicenda. “Mi trovavo alla cassa del supermercato. In fila dietro di me – racconta – c’era l’uomo, che nel frattempo mi aveva riconosciuta. Nonostante avessi chiesto alla cassiera di passare piano gli articoli in cassa, lei ha continuato a farlo velocemente, facendo cadere alcune lattine di coca cola, che mi hanno bagnato i vestiti. Così io ho protestato e l’uomo ha colto la palla al balzo per darmi della cafona, della maleducata. Ha continuato a offendermi, così mi sono voltata verso di lui chiedendogli di smetterla, perché altrimenti avrei chiamato la polizia”. Telefonata che poi, racconta Lapia, avrà luogo dopo i continui insulti dell’uomo. “L’uomo mi si è avvicinato dicendomi ‘chi cazzo credi di essere…'”, sottolinea Lapia, ancora sotto shock, spiegando che la lite è proseguita fuori al supermercato. “Ho avuto la malaugurata idea di fotografare la targa della sua auto. Lui mi ha dato il primo spintone, ha fatto cadere il mio telefono e l’ha preso a calci. Ha continuato a darmi spintoni, per poi colpirmi al petto con un pugno. Fuori al supermercato c’era sua madre che urlava ‘non picchiarla, che stai facendo!'”. A quel punto Lapia si accascia al suolo. “Sono svenuta – racconta la deputata sarda – e delle persone di Nuoro si sono avvicinate. Erano uomo e una donna: dicevano ‘sta fingendo'”. La donna, sostiene Lapia, sarebbe l’autrice dell’audio Whatsapp. “L’ho sentita dire al ragazzo che mi ha aggredita ‘vai via, diciamo che ha inventato tutto’. L’uomo che era con lei, invece, rideva, teneva le mani in tasca”. Lapia aggiunge un particolare: “Passata circa un’ora, dopo aver rilasciato la sua testimonianza alla polizia, la donna è tornata, ha fatto un giro e poi è andata di nuovo via. Una donna che vuole fare la testimone in modo serio non lo fa così”, rimarca la pentastellata. “Se mi fossi inventata tutto non mi sarei frantumata le ossa in quel modo. Perché nell’audio, che è gravemente diffamatorio, la donna non ha detto chi è? Credo si sia trattato di qualcosa costruito bene”. Secondo Lapia ci sarebbero motivazioni politiche dietro il comportamento dei due testimoni che hanno negato l’aggressione. “Lui il giorno prima su Fb aveva postato delle cose molto pesanti verso Salvini e verso di me, che coltivo buoni rapporti con la Lega”. La parlamentare sarda lancia un’accusa pesante: “E’ stata una cosa orchestrata insieme ad un ex assessore di Nuoro. E’ stato lui a diffondere l’audio su Fb. Ricordiamo che Nuoro andrà a elezioni presto e tutta la Sardegna andrà al voto per le regionali”, conclude.

Edit 1: La deputata Mara Lapia ha pubblicato su Facebook il referto dell’ospedale:

Non commento le gravi menzogne diffuse da organi d’informazione senza alcuna verifica sulla mia persona. Bastava chiamarmi, come vuole ogni buona regola deontologica, ed avrei fornito il referto medico che pubblico togliendo solo alcuni dati sensibili. Tutti possono leggere quello che ho subito. Il referto medico parla chiaro con una prognosi di 30 giorni ed un “trauma del torace con infrazione della VI costa sinistra da riferita aggressione”. L’esame radiologico, poi, parla di “infrazione traumatica della VI costa sinistra”.  La violenza su qualsiasi persona è un atto aberrante e chi la sminuisce per squallidi giochi politici compie una doppia forma di violenza. Grazie a tutti quelli che mi stanno mostrando la loro vicinanza e solidarietà

mara lapia aggressione whataspp audio

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