Politica
Zingaretti: «Nessun veto su Di Maio, ma…»
neXtQuotidiano 22/08/2019
Il segretario del PD chiude a Conte ma tiene una porta aperta a Di Maio. Per il premier vuole una figura super partes
Nicola Zingaretti rilascia un’intervista a Simone Canettieri del Messaggero in cui parla del possibile premier del governo PD-M5S escludendo Giuseppe Conte dalla corsa ma lasciando aperta una porta per un ruolo di Di Maio nel prossimo esecutivo:
Segretario Zingaretti, con questi cinque punti proposti al M5S sta togliendo gli alibi ai grilinio a Matteo Renzi?
«Non si tratta di togliere alibi a nessuno. Il M5S accetta questi punti o fa saltare il banco e se ne prende la responsabilità. Ma almeno così è chiaro che da parte nostra, come Pd, non c’è alcun tipo di subalternità».Di Maio però sembra non cedere sul Conte-bis: ci sono margini di trattativa?
«Zero. Conte non va bene: non si può dire che gli altri, ovvero Salvini, hanno sbagliato, e riprendere a governare come se nulla fosse cambiando solo alleato».Quale figura immagina: serve un civil servant?
«Sta dicendo un uomo di Stato, un alto servitore delle istituzioni?» Sì. «Questa può essere una soluzione, una di quelle sul tavolo, ma bisogna fare un passo per volta e ascoltare, soprattutto, il Capo dello Stato».
Poi il segretario PD boccia l’idea di un contratto e parla di Di Maio e Renzi:
Lei chiede forte «rinnovamento» ai grillini nei temi e anche nei nomi. Sta sbarrando la porta a Di Maio nell’esecutivo?
«No, anzi. Non ho alcun veto su Di Maio nel governo. Ma non si potrà far scendere in campo la stessa squadra che ha perso già una partita. Comunque è veramente molto presto per parlare di nomi. Per il resto mi fermo qui. In questa fase, in cui tutto è ancora precario, occorre fare un passo per volta».Ma non la preoccupa in questa trattativa il ruolo di Matteo Renzi? La scissione nel Pd è un elemento che potrebbe complicare il quadro?
«Qui non ci sono camere segrete. La scissione di Renzi è un’eventualità che nemmeno il diretto interessato nasconde, vedremo. Ma io sono il segretario del partito e devo tenere tutti dentro la stesso schema di gioco. E ci stiamo riuscendo bene».
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