Economia

Whirlpool lascia Napoli

neXtQuotidiano 04/09/2019

Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia dal febbraio scorso, lo annuncia in un’intervista a La Repubblica

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Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia dal febbraio scorso, annuncia in un’intervista a La Repubblica che l’azienda lascerà Napoli

«La possibilità che Whirlpool rimanga a Napoli è esclusa – puntualizza La Morgia – come abbiamo sempre detto a sindacati e governo. Non è colpa di nessuno, avremmo fatto lo stesso anche se la fabbrica era a Treviso, sono le quote di mercato e il trend congiunturale a obbligarci: la guerra dei dazi, il default argentino e la frenata dell’economia in Germania, una tempesta perfetta che si aggiunge alla crisi di prodotto, le lavatrici di alta gamma, e di mercato. Negli ultimi dieci anni a Napoli abbiamo perso il 60% della produzione e gli addetti sono scesi da 600 a 420».

Ma appena dieci mesi fa avete confermato il piano industriale del gruppo senza accennare ai problemi di Napoli. I lavoratori si sentono traditi.
«Il fulcro di quel piano è la salvaguardia dei 5.500 posti di lavoro di Whirlpool in Italia, declinati nelle fabbriche e nei vari prodotti. A fine maggio abbiamo spiegato ai sindacati i problemi esplosi a Napoli per la tempesta perfetta di cui dicevo. Ma rimane confermato l’impegno di fondo, quello di salvaguardare l’occupazione del gruppo in Italia e nel resto d’Europa. Lo scorso anno nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa, ndr), abbiamo registrato una perdita di 106 milioni».

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Scusi, non le pare paradossale parlare di salvaguardia del lavoro mentre annunciate che ve ne andate da Napoli?
«No, perché noi con il progetto di riconversione siamo pronti a garantire la piena occupazione e il pieno salario a Napoli. Consideri che oggi i nostri colleghi della fabbrica lavorano una media di dieci giorni al mese con turni di 6 ore. Dopo lariconversione i turni potranno salire a 8 ore e i giorni mensili a oltre venti».

Come fate a garantire per conto di altri? E, innanzitutto, confermate che il candidato a rilevare lo stabilimento è il gruppo Prs di Giovanni Battista Ferrario, che produrrà frigoriferi per camion?
«La nostra garanzia è un investimento di 20 milioni nella riconversione. Quanto a nomi e piani, non posso dire nulla perché è coinvolta una parte terza e un progetto brevettato. È una questione di rispetto».

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