VKontacte: dove vanno i sovranisti che scappano da Facebook

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La censura di Zuckerberg spinge i sovranisti tra le braccia di Zio Putin

VKontacte è una sorta di anti-Facebook creato da Pavel Durov, lo stesso ideatore di Telegram. E dopo l’emergenza democratica (ironia) scatenata dal blocco degli account dei dirigenti di Casapound da parte del social network blu, molti utenti di orientamento nazionalista/sovranista stanno riscontrando notevoli problemi con la gestione dei propri account, con blocchi e censure anche di diverse settimane solo per aver utilizzato termini che il popolare social network tende a censurare, in modo talvolta anche piuttosto estremo. Così, come in altre nazioni europee, anche in Italia si sta diffondendo il succedaneo russo.



Spiega oggi Il Messaggero che a differenza del social network di Zuckerberg, Vkontacte offre maggiore privacy agli utenti con un nuovo regolamento definito dall’ad Andrei Rogozov come la «più importante riforma sulla privacy degli ultimi anni» che sta attirando molti utenti che ritengono di poter esprimere le proprie opinioni in modo più libero sulla piattaforma russa. Una migrazione che potrebbe determinare nei prossimi mesi una separazione ideologica tra gli utenti di Facebook (più vicini a un pensiero progressista ed europeista) e gli iscritti a VKontacte con idee nazionaliste e sovraniste.



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