Politica

Virginia Raggi e la monnezza a Ostia

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-05-12

Sul litorale parte la protesta per l’arrivo del tritovagliatore di Rocca Cencia, mai annunciato ufficialmente dalla giunta Raggi…

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Sarà la trasparenzaquannocepare a mettere nei guai la Giunta Raggi. Le associazioni di quartiere ad Ostia nei giorni scorsi avevano protestato dopo aver letto i giornali che annunciavano l’approdo a Ostia del tritovagliatore mobile voluto da Ignazio Marino attualmente a Rocca Cencia. Questa, che è l’unica decisione concreta della giunta Raggi per la quale è stata chiesta – e subito fornita – l’autorizzazione della Regione Lazio, è però anche l’unica scelta che la Raggi non ha mai annunciato pubblicamente. Con il risultato di vedersela comunque spiattellata sui giornali nei giorni scorsi. Corredata dai timori dei residenti, i quali pensavano che i rifiuti di Roma sarebbero stati trasportati ad Ostia. E così ieri la Raggi ha dovuto smentire:

«Sono qui per tranquillizzare, i rifiuti di Roma non saranno portati a Ostia», rassicura in mattinata Raggi dopo aver concordato col prefetto Vulpiani, commissario del X municipio, che il “Piano per l’utilizzo degli arenili” necessario a garantire il 50% di spiagge libere entrerà in vigore non prima del 2018. «L’ho detto pure l’altra sera, alzando anche un po’ la voce», ha aggiunto la grillina: «Ognuno deve fare la sua parte. Roma lo sta facendo e se tutti gli attori istituzionali si mettono intorno a un tavolo risolviamo veramente a breve».
Una dichiarazione che tuttavia stride con la lettera inviata da Ama al Dipartimento regionale Ambiente il 9 maggio, tre giorni fa: «Al fine di fronteggiare l’attuale situazione emergenziale relativa al trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel territorio di Roma», si legge, la società comunale «ha avviato l’istruttoria per l’utilizzo del tritovagliatore mobile di Rocca Cencia» nella sede aziendale «di viale dei Romagnoli 1167», a meno di 2 chilometri dal centro di Ostia Antica (La Repubblica, 12 maggio 2017)

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Bisogna anche ricordare che si voterà al più presto nel X Municipio, feudo grillino finora commissariato. Proprio per questo è necessario che l’amministrazione non irriti la popolazione. Che è già scesa sul piede di guerra perché teme che Ostia diventi un deposito di rifiuti:

Non solo dunque si conferma che l’emergenza c’è, sempre però negata dall’assessora grillina Montanari, ma si mette nero su bianco che l’immondizia (3.300 le tonnellate raccolte ieri, 700 in più della media giornaliera) sarà trattata nel municipio costiero. Alimentando il sospetto che l’attivazione del macchinario per mesi ritenuto inutile dal M5S — «Non serve», decretò a luglio l’ex Muraro — sia solo un pretesto: quel che gli ostiensi temono è che si voglia utilizzare la sede Ama di Ostia come i due Tmb comunali ormai saturi: un deposito dove parcheggiare i rifiuti. Da qui la minaccia di barricate.

Ma tanto non è un’emergenza, no?

Leggi sull’argomento: Tutte le bugie di Virginia Raggi sulla monnezza

 

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