Qualcuno ha ripubblicato online il video di Tiziana Cantone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-18

Sono rispuntati online aggirando i filtri alcuni video di Tiziana Cantone, la 31enne morta a Mugnano di Napoli in circostanze misteriose nel 2016 dopo un caso di revenge porn

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Tornano online i video di Tiziana Cantone che avrebbero spinto la 31enne napoletana, nel 2016, a togliersi la vita. Sulla sua morte è ancora aperta un’indagine per omicidio: è stata trovata impiccata con un foulard nella sua abitazione a Mugnano di Napoli, ma sull’oggetto di seta è stato ritrovato anche il dna di due uomini. Secondo il medico legale di parte Mariano Cingolani, ordinario presso l’Università di Macerata, che era stato incaricato dai legali che assistono Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, si trattò di strangolamento. Stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano, oggi sarebbero di nuovo visibili alcuni suoi filmati fatti circolare con l’intento di commettere il reato di revenge porn. “Il video trapelato della defunta Tiziana, che si è suicidata dopo che il suo video è stato diffuso su Internet. Sono stati rimossi. Fino ad ora! Goditi il filmato!”, recita l’inserzione che accompagna le nuove immagini.

La vergogna della ripubblicazione online dei video di Tiziana Cantone

Non c’è pace per la ragazza esposta alla gogna pubblica e che ha pagato con la sua vita il gesto criminale di qualcuno di cui si fidava. Giornalettismo spiega bene come abbiano fatto le nuove immagini a superare i filtri che tutte le piattaforme si sono date per evitare che casi simili si presentassero. Tiziana Cantone morì il giorno stesso in cui avrebbe dovuto incontrare il suo avvocato, poche ore prima dell’appuntamento fissato. Per vederci chiaro, nel giugno del 2021 la Procura di Napoli Nord aveva disposto la riesumazione del corpo per svolgere un’autopsia. A motivare la richiesta dei legali della famiglia gli accertamenti effettuati sul suo cellulare dai quali emergerebbe che il dispositivo è stato utilizzato anche nelle ore successive al decesso.

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