De Luca vuole dare la precedenza alla vaccinazione dei 16enni

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-03-19

Per il momento, però, l’unico vaccino utilizzabile per quella fascia di età è lo Pfizer che serve ad anziani e personale sanitario

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Vaccini e scuole. Due temi che vanno di pari passo, in attesa di una netta sferzata nel piano di immunizzazione (già oggi, per esempio, è stato “riabilitato” l’uso di Astrazeneca dopo il nuovo via libera dell’Ema). Di tutto ciò ha parlato oggi anche il Presidente della Regione Campania nella sua consueta diretta video sulla propria pagina Facebook. Vincenzo De Luca ha citato il vaccino ai 16enni per un rientro sicuro nelle scuole. Per il momento, però, ci sono dei limiti tecnici e di precedenze che impediscono la somministrazione dei prodotti anti-Covid agli studenti degli ultimi anni del liceo.

Vaccino ai 16enni, il piano di Vincenzo De Luca

“Abbiamo fatto una verifica sulla possibilità di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni, perché questo avrebbe consentito di aprire le scuole. L’unico vaccino che si può somministrare è Pfizer, che però per le dosi limitate che abbiamo deve essere utilizzato per personale sanitario e pazienti fragili, cioè a cui dobbiamo salvare la vita – ha detto Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta video su Facebook -. Quando dovesse essere disponibile un vaccino anche per i ragazzi, noi daremo priorità alla vaccinazione su tutto il mondo della scuola, docenti, non docenti e alunni”.

Il problema è proprio quello citato dallo stesso Presidente campano: al momento, infatti, l’unico vaccino che potrebbe essere utilizzato dai 16 anni in su (come scritto sl “bugiardino” e come indicato prima dall’Ema e poi dall’Aifa) è quello prodotto dal tandem Pfizer-BioNTech. Tutti gli altri invece, sono consigliati per un pubblico di età più elevata. Ma il prodotto del duo americano-tedesco, al momento è “impegnato” per l’immunizzazione degli anziani (insieme a Moderna), del personale sanitario (quello che ha già ricevuto la prima dose, quindi in attesa di richiamo) e dei pazienti fragili e con patologie gravi. Per questo, il piano per un vaccino ai 16enni è da rimandare.

Il problema delle scuole chiuse

Capiamo benissimo che le scuole chiuse sono un problema. A volte diventa obbligatorio prendere un tipo di decisione, ma siamo pienamente consapevoli che è un problema per le famiglie e per i ragazzi. Faremo di tutto per aprire quanto prima possibile, ma in condizioni di sicurezza. Abbiamo oggi anche in Campania qualche ragazzo che è in terapia intensiva, 16 o 18 anni, bisogna capire che parliamo di situazioni delicate.

(foto: da diretta Facebook di Vincenzo De Luca)

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