La clamorosa gaffe di Mattei sui 16.000 mercenari pro Ucraina (che in realtà sono con Putin) | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-16

Il giurista Ugo Mattei sveste i panni del virologo e diventa esperto di operazioni militari, ma viene smentito dall’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci sui mercenari assoldati per combattere in Ucraina

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“Mi sono fatto un’idea di questo tipo, che ci sia anche da questo punto di vista naturalmente come è normale un pluralismo interpretativo”: Ugo Mattei sveste i panni del virologo a Dimartedì e indossa quelli dell’analista geopolitico. “Io ho terminato di leggere ultimamente diverse cose – sostiene il giurista – tra cui un bellissimo intervento del generale Fabio Mini, che ha rilasciato un’intervista a L’Antidiplomatico, è un generale che ha guidato anche le forze nato nel sud Europa, ha scritto la prefazione al libro di Giuseppe Romeo “Guerre Ibride”, è una persona di primissimo piano. La sua lettura era molto diversa rispetto a quella che vede Putin fermato dalla resistenza eroica dell’Ucraina, ci sono 16mila mercenari che stanno lavorando oggi in Ucraina, stanno ricevendo armamenti purtroppo anche dal nostro Paese, ovviamente mettere delle armi nelle mani di mercenari è un’operazione estremamente pericolosa, io credo che Putin aspetti un momento per far partire dei negoziati reali, ora siamo alle scaramucce pre-negoziati”.

Ugo Mattei è convinto che ad assoldare mercenari sia stata l’Ucraina e non la Russia | VIDEO

Diverse persone scuotono la testa in studio, finché prende la parola l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, già commissario europeo per l’Industria e l’Imprenditoria nel 2014: “I sedicimila mercenari sono quelli che Putin sta facendo venire dalla Siria, sono miliziani siriani che Putin sta facendo venire dall’Ucraina, c’è un errore grossolano”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva infatti fatto sapere che il presidente Vladimir Putin si era detto favorevole a un piano per inviare volontari e che 16.000 uomini, in maggioranza “cittadini dai Paesi del Medio Oriente e siriani” avrebbero potuto combattere per la Russia in Ucraina. A Kyiv si sono uniti effettivamente almeno 16mila volontari stranieri: “Sono già in viaggio per proteggere la libertà e la vita per noi e per tutti”, aveva detto Zelensky accogliendo la notizia. Ma si tratta appunto di “volontari” e non dei “mercenari” che Mattei ha menzionato.

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