Marco Travaglio e Salvini che diceva che il blocco di Open Arms era tutto merito suo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-01

Ad agosto 2019 faceva Rambo dicendo che quelli di Open Arms per sbarcare avrebbero dovuto passare sul suo corpo. Ad agosto 2020 si trasforma in micetto e dice che alla fine fu una decisione collegiale e anzi lui, ti pare, magari li avrebbe fatti sbarcare se non fosse stato per Conte. E poi magari si chiede pure perché crolla nei sondaggi

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Da quando il Senato ha detto sì alla richiesta di processare Matteo Salvini per Open Arms il Capitano, oltre a pubblicare il volto della figlia Mirta per farsi propaganda, urla e strepita ai quattro venti che la decisione fu collegiale e quindi deve essere processato anche Giuseppe Conte insieme agli altri ministri competenti sul dossier all’epoca. Oggi Marco Travaglio sul Fatto riepiloga la vicenda segnalando tutte le volte in cui Salvini rivendicò il blocco di Open Arms come un suo merito personale mentre il resto del governo gli si opponeva:

Il 9 agosto i legali di Open Arms chiesero al Tribunale dei minori di Palermo di far sbarcare i minorenni dalla nave carica di migranti. Il 12 il Tribunale chiese spiegazioni al governo. Il 13 Conte ordinò a Salvini di far sbarcare almeno i minori, invano. Il 14 il Tar Lazio sospese il divieto di sbarco. La nave fece rotta sull’Italia, ma senza ricevere l’indicazione del porto sicuro da Salvini. Che quello stesso giorno attaccò il premier perché era di parere opposto al suo: “Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di migranti a bordo di una nave Ong. Gli risponderò garbatamente che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia”.

Il 15 Conte pubblicò una nuova, durissima lettera a Salvini (per i giudici, la prova che il ministro fece tutto da solo contro le indicazioni del premier): “Ti ho scritto ier l’altro una comunicazione formale, con la quale, dopo avere richiamato vari riferimenti normativi e la giurisprudenza in materia, ti ho invitato, ‘nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori’… Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuendomi, genericamente, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo. Comprendo la tua ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula ‘porti chiusi’. Sei… proteso a incrementare i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è questione diversa. È un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesimo, che non posso accettare”.

salvini conte open arms

Poi rivendicava la linea di “maggiore rigore rispetto al passato” contro l’immigrazione clandestina e i successi in Ue sulle redistribuzioni: “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti… Siamo agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo… ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo. La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbrature istituzionali’, che a tratti sono diventate veri e propri ‘strappi istituzionali’ ”. Era l’antipasto del liscio e busso che Conte gli avrebbe riservato in Senato cinque giorni dopo. Infatti Salvini cedette e sbarcarono tutti.

La linea politica del Capitano è quindi chiarissima: ad agosto 2019 faceva Rambo dicendo che quelli di Open Arms per sbarcare avrebbero dovuto passare sul suo corpo. Ad agosto 2020 si trasforma in micetto e dice che alla fine fu una decisione collegiale e anzi lui, ti pare, magari li avrebbe fatti sbarcare se non fosse stato per Conte. E poi magari si chiede pure perché crolla nei sondaggi.

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