Come Toninelli è diventato un caso anche nel M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-20

Gli sfottò al decreto Genova dei ministri più preparati. E la sfiducia crescente di Di Maio

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Danilo Toninelli è diventato un caso anche nel MoVimento 5 Stelle. Tommaso Labate sul Corriere della Sera racconta che il concentrato di ministro che si è affacciato alle Infrastrutture con la grazia di un elefante in una cristalleria non gode di grandissima fiducia da parte dei suoi colleghi di governo e il decretino per Genova ne è stato l’ultima prova:

«Ma è sicuro, Toninelli, che l’Europa ci consentirà di affidare la costruzione del nuovo ponte di Genova senza bandi? Perché io, a quanto ne so, credo proprio che non sarà così». Consiglio dei ministri, interno giorno, anche se giorno lo è ancora per poco visto che sono appena passate le 17. […]

Ma a parlare, indirizzando — seppur con eleganza —un fendente all’indirizzo del ministro dei Trasporti, è il titolare della Farnesina, Enzo Moavero Milanesi. Che contesta la scelta di Toninelli di procedere all’assegnazione dell’incarico per la costruzione del ponte che sostituirà il Morandi «senza bando». Il ministro degli Esteri non fa neanche in tempo a prendere un bicchiere d ’acqua che, contro Toninelli, parte lancia in resta anche Giovanni Tria. «I costi di questo decreto non sono chiari», è il ragionamento del titolare dell’Economia. I due big «tecnici» dell’esecutivo, a cui s’è aggiunto anche il numero uno della Lega, bloccano di fatto il decreto che sarà approvato «salvo intese». E aprono, a Palazzo Chigi, la «questione Toninelli».

 

toninelli occhio vigile

I rapporti sarebbero freddi soprattutto con Di Maio:

Nelle ultime settimane, il termometro dei rapporti tra il ministro dello Sviluppo economico e Toninelli, complici anche le voci sul curriculum del consulente dei Trasporti Gaetano Intrieri, ha più volte sfiorato il gelo. Al punto che c’è chi scommette sul fatto che la sovraesposizione mediatica del ministro cremasco, presenza fissa del M5S in tv, sia destinata a ridimensionarsi.

Alla Lega, pronta a rispedire al mittente tutte le proposte del M5S sui Trasporti — dalla nazionalizzazione di autostrade all’addio alla Tav — queste tensioni piacciono poco o nulla. Perché minano la tenuta di un governo che, e questo Salvini lo ripete spesso in privato, «se cade, cade per colpa dei loro problemi interni». A cui s’è aggiunto, da giorni, anche il «caso Toninelli».

EDIT: Toninelli si è risentito su Facebook:

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