Susanna Ceccardi e i chihuahua che non sbarcano a migliaia sulle nostre coste

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-25

La giovane Susanna nel 2014 diventa ospite fissa della trasmissione Announo, su La7. Tra i suoi contributi, una raffinata invettiva sui migranti: “Chi mi accusa di tenere più alla vita di un chihuahua che alla vita di un immigrato, non capisce che i chihuahua non sbarcano a migliaia sulle nostre coste”

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Tommaso Rodano sul Fatto Quotidiano oggi si dedica a un ritratto della candidata alla presidenza della Regione Toscana Susanna Ceccardi, riportando anche una delle frasi che l’hanno resa famosa ai suoi esordi:

Ne scoprirono il potenziale catodico Michele Santoro e Giulia Innocenzi: la giovane Susanna nel 2014 diventa ospite fissa della trasmissione Announo, su La7. Tra i suoi contributi, una raffinata invettiva sui migranti: “Chi mi accusa di tenere più alla vita di un chihuahua che alla vita di un immigrato, non capisce che i chihuahua non sbarcano a migliaia sulle nostre coste”. Uomini come cani: davvero notevole. Si dirà che ai tempi era una ragazza ingenua, ma la sua retorica non è migliorata.

QUANDO DIVENTA sindaco il suo primo pensiero è questo: “Non ho messo la foto di Sergio Mattarella nel mio ufficio, è un retaggio dell’ancien régime”. Poi si mette in luce per le battaglie anti gay, anti migranti, anti moschee. E per la spiccata sensibilità femminista. Il Ceccardi-pensiero è incantevole: “Penso che le manifestazioni contro la violenza sulle donne servano a poco. Di violenze ne subiamo tutti, ogni giorno. E magari le compiamo. La violenza è parte dell’uomo e della donna, è parte della natura”. Darwin non avrebbe saputo dire meglio.

susanna ceccardi chiuhauah

La dichiarazione sugli immigrati e i chihuahua si può ascoltare su Michelesantoro.it. Poi Rodano ricorda un’altra perla di Ceccardi, di cui abbiamo parlato all’epoca:

Dopo la liberazione della ragazza milanese, Ceccardi pubblica su Twitter la notizia di un attentato di al Shabaab, il gruppo di terroristi somali che l’aveva rapita. “Vedo che i 4 milioni di euro pagati per il riscatto di Silvia Romano (una cifra ufficiosa e non confermata, n dr) sono stati subito messi a frutto”. Ma la notizia era vecchia di mesi, molto tempo prima che Silvia tornasse in libertà. Ceccardi tardivamente rimuove il tweet.

Leggi anche: La strana storia della (non) laurea di Susanna Ceccardi

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