Super Green Pass per lavorare? Il decreto è stato solo rimandato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-30

Il tema è stato affrontato in Consiglio dei Ministri, ma il Presidente del Consiglio si è scontrato con le resistenze di alcuni partiti. Ma la partita ricomincerà al prossimo cdm, previsto per i primi giorni di gennaio

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Se ne è parlato e anche discusso, ma ogni decisione in merito è stata rinviata ai primi giorni di gennaio quando il Consiglio dei Ministri si riunirà nuovamente per decidere eventuali nuovi regole per il contenimento della pandemia. Non è passata, dunque, la linea delle Regioni, del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e del Presidente del Consiglio Mario Draghi di estendere l’utilizzo del Super Green Pass all’interno mondo del lavoro (dipendenti e autonomi). L’ipotesi era stata paventata nel corso delle scorse settimane, ma ha trovato la resistenza di alcuni partiti. Ma il capo del governo spingerà in quella direzione fin dai primi giorni del nuovo anno.

Super Green Pass lavoro, la decisione è rinviata all’inizio di gennaio

A rompere gli indugi su quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi è stato il Ministro Renato Brunetta che ha confessato, come riporta il quotidiano La Repubblica, le tensioni interne attorno all’approvazione di un decreto per istituire il Super Green Pass lavoro, ovvero l’obbligo di presentazione della certificazione verde rafforzata (da vaccino o da guarigione) per tutti i lavoratori. Dipendenti e autonomi.

“L’Italia, nella lotta al Covid, ha assunto un vantaggio rispetto agli altri Paesi che rischiamo di perdere con provvedimenti parziali. Sì, ci sono stati dei veti e capisco perfettamente la posizione di Draghi. Sono certo che già alla prossima riunione questa misura ineludibile vedrà la luce”.

Una luce che potrebbe arrivare a partire dai primi giorni di gennaio. Non a caso, in chiusura del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio ha dato appuntamento a tutti al prossimo Consiglio dei Ministri (che dovrebbe avvenire prima del 5 gennaio) proprio per riaffrontare questo tema e prendere una decisione che, dunque, sembra esser stata solamente rinviata.

Perché durante il Cdm (ma anche durante la cabina di regia che lo ha preceduto) sono emerse alcune posizioni contrarie. In particolare Giancarlo Giorgetti (Lega) ha messo in evidenza delle perplessità non sul merito, ma sul metodo, chiedendo prima di predisporre un

elenco delle categorie fragili da rendere esenti e un fondo per indennizzare chi subisse gravi conseguenze dalla vaccinazione.

Altro tipo di perplessità, invece, sono arrivate dalla fronda del MoVimento 5 Stelle, con il Ministro Stefano Patuanelli ha inviato il suo governo a proseguire gradualmente, come fatto fino a ora, andando avanti per categoria di lavoratori. Il motivo? “Quale sarebbe la ratio di una distinzione tra lavoratori e disoccupati?”. E la visione distopica sul Super Green Pass lavoro è stata acuita dalla mozione presentata da Forza Italia in Consiglio dei Ministri che per forzare le resistenze ha proposto direttamente l’obbligo vaccinale. Per il momento, però, la quadra non è stata trovata. Ci saranno alcuni giorni di riflessione, ma già da gennaio si potrebbe tornare indietro e approvare il decreto.

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