Ecco perché la spiaggia sul Tevere della Raggi arriverà quasi a fine estate

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-07-24

Il vento sta cambiando a Roma, ed è per questo che la realizzazione della spiaggia sul Tevere promessa da Virginia Raggi sette mesi fa è ancora in alto mare. Il Comune però non è rimasto con le mani in mano e mostra con orgoglio che i due campi da beach volley sono “quasi” pronti. Manca però tutto il resto. E non si è visto il bando per la gestione dell’area

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Era il 14 dicembre 2017 quando Virginia Raggi si presentò in conferenza stampa per annunciare che l’estate successiva, quella del 2018, Roma avrebbe avuto una sua spiaggia. Proprio come nelle grandi capitali europee (Parigi, Berlino o Praga) anche i cittadini e i turisti della Città Eterna avrebbero potuto rilassarsi e trovare un po’ di refrigerio sulle sponde del Tevere. L’idea – per la verità non nuova – era quella di riqualificare un tratto del lungofiume, in zona Ponte Marconi.

La spiaggia che non c’è a Ponte Marconi

Addirittura il Comune aveva dato vita all‘Ufficio Speciale Tevere che aveva messo insieme i tanti soggetti istituzionali competenti, tra cui la Regione Lazio, l’Autorità di Bacino e la Capitaneria di Porto. Era anche stato firmato il Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume con enti e associazioni. Insomma, era tutto pronto per poter aprire la spiaggia. Siamo ormai a fine luglio e la spiaggia sul Tevere non è ancora stata aperta. Sono stati fatti lavori di “bonifica” da rottami e capanne, l’erba è stata sfalciata e negli ultimi giorni è anche stata portata la sabbia. Però – ad estate inoltrata – la spiaggia di fatto ancora che non c’è.

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Fonte: Twitter.com

Anche perché come si può ben immaginare non basta scaricare qualche camion di sabbia per fare una spiaggia attrezzata. Servono sedie a sdraio, lettini e magari qualche chiosco e i servizi igienici. Per non parlare dei campi da beach volley. Di tutto questo non c’è ancora traccia. Eppure la grande attrazione turistica tiberina avrebbe dovuto aprire i battenti il 29 giugno. Non è bene chiaro il “come” perché dal Comune non è trapelata alcuna notizia rispetto ai bandi. Dal cartello di avviso lavori si sa solo che il Comune ha stanziato 40 mila euro per la manutenzione ordinaria dell’area di affaccio sul Tevere a Ponte Marconi.

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Fonte: Twitter.com

E si sa che quelli del M5S sono amministratori che ci tengono particolarmente al fatto che tutto sia fatto secondo le regole e nella massima trasparenza. Ma senza bandi come si fa a procedere con l’assegnazione dei soggetti incaricati alla gestione.

Quanto manca alla spiaggia sul Tevere?

Dopo appena due mesi di domande su quando aprirà questa famosa spiaggia e di articoli di giornale dal Comune fanno sapere che la spiaggia verrà inaugurata quanto prima. Si dice addirittura ad agosto. Perché al Campidoglio sono fatti così: non si sono accorti che l’estate stava per arrivare e si sono presi all’ultimo momento. Per risolvere l’increscioso problema d’immagine il MoVimento 5 Stelle ha paracadutato a “Tiberis” l’europarlamentare M5S Dario Tamburrano, invitato dal Comune a vedere lo stato di avanzamento dei lavori.

Tamburrano ha illustrato, assieme ad un collaboratore dell’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, lo stato dell’opera: un ettaro di superficie finalmente liberato da insediamenti abusivi e sporcizia. Sono stati mostrati anche i due campi da beach volley allestiti con una sabbia “con granulometria e consistenza particolari”, precisa orgoglioso Tamburrano.

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Non si potrà invece fare il bagno nel Tevere, ma questo lo si sapeva già. Mancano però tutte le strutture elencate dall’eurodeputato: le docce, gli spogliatoi, i bagni. E non è ancora chiaro chi gestirà la spiaggia di Roma. Soprattutto non si sa quando verrà inaugurata la spiaggia. L’apertura – fanno sapere dal Comune – è imminente. L’eurodeputato dice che verrà aperta la prossima settimana “e per tutto il mese di agosto”. Ovvero solo per un mese (ma l’estate ne dura tre). Tamburrano dà la colpa ai “lacci e lacciuoli burocratici” ricordando che le cose si devono fare “nel rispetto della legalità” e spiega che “Roma non è stata costruita in un giorno”. E sembra quasi che l’idea di far sorgere una spiaggia sul Tevere sia venuta l’altroieri e non sette mesi fa. 

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