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Sondaggio: il PD con Verdini perde
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-01
Sopra la panca del Senato il governo campa, ma sotto la panca di Verdini il Partito Democratico potrebbe crepare. Questo si racconta nel sondaggio di Euromedia, l’istituto di Alessandra Ghisleri un tempo preferito da Berlusconi, spiega che l’adesione dei Moderati per Renzi (così si faranno chiamare i verdiniani in caso di alleanza elettorale con il […]
Sopra la panca del Senato il governo campa, ma sotto la panca di Verdini il Partito Democratico potrebbe crepare. Questo si racconta nel sondaggio di Euromedia, l’istituto di Alessandra Ghisleri un tempo preferito da Berlusconi, spiega che l’adesione dei Moderati per Renzi (così si faranno chiamare i verdiniani in caso di alleanza elettorale con il premier) determini una scissione a sinistra. I numeri: il Partito della Nazione,con dentro Verdini ma orfano di Bersani e compagni, si fermerebbe al 25,1 per cento. Le rilevazioni settimanali dello stessa società danno invece il Pd al 32 per cento. Il che significa che Verdini vale un 7 per cento. Ma da sottrarre, non da aggiungere. Dal primo posto, Renzi finirebbe al terzo. Scavalcato dai grillini. Che,con una sinistra “verdinizzata”, metterebbero il turbo: 31,6 per cento, in testa al primo turno. Qualificati automaticamente per il ballottaggio. Dove affronterebbero il listone unico di centrodestra, formato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. In tre fanno il 29,1 per cento. Renzi? Finirebbe vittima di una faida familiare. Secondo Euromedia, la scissione interna costerebbe cara al capo del governo. Una lista comprendente tutto ciò che c’è a sinistra del Pd (minoranza dem inclusa) arriverebbe al 12,7 per cento. Fantapolitica, certo,perché l’ex sindaco di Firenze ha più volte detto di non volere in lista ex forzisti, salvo avvalersi temporaneamente dei loro voti al Senato. Ma è una simulazione che torna molto utile a Silvio Berlusconi per arrestare nuove defezioni in Parlamento: «Vedete?Se ve ne andate siete politicamente finiti, Renzi non è fesso, non vi candiderà mai». E, ieri sera, finalmente il Cavaliere ha concesso udienza alla propria base parlamentare. Più che altro si è limitato a fare un discorso motivazionale, evitando di subirsi le paturnie di cento e passa tra deputati e senatori.