Sondaggi IPSOS: la Lega e FdI non vincono senza Berlusconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-06

Forza Italia decisiva per raggiungere la maggioranza alla Camera: prima della pandemia Lega e Fratelli d’Italia avrebbero avuto la maggioranza in autonomia

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Se alla Camera si votasse oggi Forza Italia sarebbe decisiva per far raggiungere la maggioranza al centrodestra. Cesare Zappieri illustra oggi sul Corriere della Sera i risultati di un sondaggio IPSOS che rimarca le differenza tra l’Italia prima della pandemia da Coronavirus e quella di oggi: se si fosse votato a gennaio con il sistema elettorale proposto, ovvero il proporzionale con uno sbarramento al 5%, Lega e Fratelli d’Italia avrebbero raggiunto la maggioranza a Montecitorio da soli. Oggi, il riequilibrio dei rapporti di forza tra i partiti provocato dalla strategia adottata durante l’emergenza Covid19, Silvio Berlusconi è diventato determinante: senza i 33 seggi degli azzurri, i 186 di Lega-FdI non basterebbero.

E ciò è tanto più rilevante, politicamente, alla luce della linea tenuta in queste settimane dal leader azzurro, più dialogante con il governo rispetto agli alleati di centrodestra. Il confronto nasce da due simulazioni elaborate dall’Istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli sulla base delle intenzioni di voto raccolte a fine gennaio (pubblicate il 4 febbraio) e a fine maggio. E sono applicate, va precisato, a un sistema elettorale che nei mesi scorsi veniva considerato una possibile soluzione ma che non è detto sarà davvero quello con cui si esprimeranno gli italiani quando torneranno al voto. Ciò detto, è interessante leggere i dati e studiare come è cambiato lo scenario politico dopo il passaggio del ciclone Covid 19.

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I sondaggi IPSOS (Corriere della Sera, 6 giugno 2020)

Il cambiamento più rilevante da febbraio a oggi riguarda il calo che accusa in termini complessivi il centrodestra che passa da una possibile maggioranza di 234 seggi a una di 219. La differenza ha una spiegazione se si vanno a confrontare le intenzioni di voto rilevate da Ipsos: la Lega di Matteo Salvini è passata dal 32 al 24,3 per cento. In termini di seggi potenziali da 149 a 112. Un crollo che non è compensato dalla crescita fatta registrare nel medesimo arco di tempo da Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni è salito al 16,2 per cento, oltre 4 punti in più rispetto a febbraio (a una incollatura ormai dal M5S, attestato al 16,7 per cento). Tradotto in seggi alla Camera, significa passare da 56 a 74 deputati.

Fra chi sale e chi scende,c’è Forza Italia che rimane stabile: passa dal 6,5 al 7,4 per cento, cioè da 29 a 33 seggi. Ma l’aver conservato le posizioni per gli azzurri di Berlusconi si rivela strategico alla luce delle performance degli alleati. Perché, tanti o pochi che siano in termini assoluti, quei 33 deputati sono giusto quelli che servono al centrodestra per raggiungere la maggioranza assoluta. Quindi, sono fondamentali.

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