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«Il M5S è morto con Gianroberto Casaleggio»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-29
La sindaca di Imola Manuela Sangiorgi si dimette e attacca i grillini nazionali, tra cui Bugani. Che l’aveva attaccata proprio ieri
“Il M5s non esiste più. Il M5s è morto ed è morto quando è morto Gianroberto Casaleggio. Abbiamo visto appropriarsi di ruoli apicali da parte di persone senza arte né parte, perdere sei milioni di voti in un anno e fare finta di niente”. Lo ha detto, in un’intervista all’emittente E’-Tv, Manuela Sangiorgi, sindaca di Imola che formalizzerà in consiglio comunale le dimissioni annunciate ieri sera, dopo poco più di un anno di governo della città.
«Il M5S è morto con Gianroberto Casaleggio»
La sindaca attacca anche Massimo Bugani e ripete che il M5S non esiste perché c’è trasformismo nell’alleanza con il PD: “Prima diciamo che è mafia e poi ci andiamo insieme? E poi fanno il governo delle tasse?”. E aggiunge: “Sei milioni di voti in meno in un anno e dare la colpa a Salvini? No, scusate…”. Ieri la Sangiorgi ha annunciato in piazza le sue dimissioni.
“Grillo venne una volta a Imola dopo una di quelle riunioni fiume al Conami e non venne nemmeno a salutare”, ha ancora accusato la sindaca. “Io non ho fatto assolutamente niente di male – risponde a chi chiedeva il motivo del boicottamento di fatto della sua amministrazione – e non so se è solo una questione di antipatia personale con Bugani. Ogni volta che io chiamavo qualcuno mi veniva detto che dovevo parlare con lui. Mi sono trovata questo muro, di una persona che secondo me non sa cosa voglia dire amministrare la cosa pubblica. Con Bugani – incalza Sangiorgi – ci siamo sentiti nei primi giorni dove gli ho chiesto dei consigli, me ne ha dati alcuni che non ritenevo opportuni e lui mi ha detto ‘fai come ti pare’ e da lì i muri. Vi sembra normale?”, aggiunge.
Il vaffa di Bugani e gli elogi della Lega
Max Bugani, che intanto da consigliere a Bologna è diventato capostaff di Virginia Raggi a Roma – al modico prezzo di 42473 euro l’anno – dopo aver lasciato il ruolo al ministero con Di Maio, proprio ieri aveva abbattuto la sindaca con il suo solito periodare ricco di significati.
Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, si è invece complimentato con la Sangiorgi: “non ha tutti i torti Sangiorgi, che, dopo la storica vittoria a Imola che ha messo sotto scacco il sistema clientelare costruito dalla sinistra, si è trovata di fronte all’alleanza innaturale giallorossa, che ha sconfessato anni di battaglie e di ideali”. C’e’ dunque da capirla e “forse ha peccato per inesperienza e debolezza”, ma soprattutto, affonda il colpo Morrone, “non ha trovato nel M5s, a livello nazionale come locale, quel sostegno che avrebbe dovuto esserci”. C’è però di buono che “ha comunque aperto la strada del cambiamento che sarà percorso con più perseveranza e profitto da altri amministratori, che sapranno smantellare finalmente gli ultimi baluardi del potere del Pd e rilanciare una città che merita ben di più dei lasciti degli ex sindaci dem”. Tira aria di ricandidatura con il Carroccio?
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