Manuela Sangiorgi: le drammatiche dimissioni della sindaca M5S di Imola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-29

«Ho subito quello che ho subito, attacchi personali vergognosi, per fare cosa? Il governo delle tasse. Potrei dire delle cose che non dico perché ho due figli…»

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Manuela Sangiorgi si dimette da sindaca di Imola e lascia il MoVimento 5 Stelle con un drammatico discorso pubblico ripreso e rilanciato su Youtube in cui annuncia l’addio perché “non ci sono le condizioni politiche, o vado col PD o si torna al voto”.

Manuela Sangiorgi: le drammatiche dimissioni della sindaca M5S di Imola

Sangiorgi, con una maggioranza che nelle ultime settimane si era sgretolata, getta la spugna. Convoca i cittadini nella piazza centrale, ma il motivo dell’incontro non è il rendiconto di quanto fatto finora. «Sono qui perché non ci sono più le condizioni politiche per proseguire. Mi dimetto». Ce l’ha soprattutto con il M5S, con i vertici nazionali «che mi hanno lasciata sola», «colpevoli» soprattutto di aver creato un governo che non doveva nascere. «Sono morta dentro per quello che è successo, per tutto questo trasformismo. Sono appiccicati alle poltrone»

La prima cittadina negli ultimi mesi ha visto innumerevoli avvicendamenti tra i suoi assessori perdendo nelle ultime settimane l’appoggio di numerosi consiglieri di maggioranza. Il suo discorso è piuttosto sconnesso: «Ho subito quello che ho subito, attacchi personali vergognosi, per fare cosa? Il governo delle tasse. Potrei dire delle cose che non dico perché ho due figli…». La prima cittadina non se la prende solo con i dissidenti pentastellati che da qualche settimana stanno tenendo in bilico la tenuta della maggioranza in Consiglio, ma anche con il Partito democratico, che, attacca, “quando ha capito che ero debole in Consiglio si e’ insinuato e ha fatto il resto”. E proprio dal Pd arriva, a stretto giro, un commento all’intervento di Sangiorgi, definito dai dem “la pagina piu’ nera della politica imolese. Il giorno dopo le elezioni regionali in Umbria, prosegue la nota dei consiglieri democratici, “il sindaco scende in piazza, prendendo un palco con la sua Giunta (grida anche ad un certo punto, chissene frega di chi paga il palco)”, e fa “un lungo elenco di critiche al passato, veramente violente: da Area Blu, Conami, Atersir, Hera, il Circondario e la piscina, tutti contro di lei. La sua debolezza è il suo isolamento istituzionale, lo rammenta continuamente”, scrivono i dem, dicendo senza mezzi termini che “molte delle sue affermazioni sono gravissime”.

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