Venezia, l’Ilva, il Papeete: l’Italia deprimente dei simboli negativi

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2019-11-16

Esiste sempre un momento/ un simbolo  a cui viene collegata una fase storica, un momento politico. La presa della Bastiglia rappresenterà per sempre  la Rivoluzione francese. Sicuramente la fine del Comunismo sarà sempre collegata, nell’immaginario collettivo,  alla caduta del muro di Berlino. I moti studenteschi cinesi all’immagine dello studente che sfida il carro armato in …

article-post

Esiste sempre un momento/ un simbolo  a cui viene collegata una fase storica, un momento politico. La presa della Bastiglia rappresenterà per sempre  la Rivoluzione francese. Sicuramente la fine del Comunismo sarà sempre collegata, nell’immaginario collettivo,  alla caduta del muro di Berlino. I moti studenteschi cinesi all’immagine dello studente che sfida il carro armato in piazza Tienanmen. L’Italia che cresce economicamente e  diventa la quarta potenza mondiale sarà sempre unita alle Notti Mundial: a Zoff che alza la coppa del mondo nel 1982, all’ esultanza di Pertini e al Presidente-partigiano che gioca a scopone con Bearzot e Zoff in aereo al ritorno. Immagini che hanno sicuramente ispirato Toto Cutugno nella canzone  “l’Italiano vero”. Il primo Berlusconi, quello della discesa in campo, con l’immagine del Milan del trio olandese che vinceva a ripetizione in Europa e nel Mondo. Sono certo che se non ci fosse stato questo collegamento inconscio, Berlusconi con il Milan dei primati, la gioiosa macchina da guerra di Occhetto avrebbe vinto le elezioni politiche nel 1994. Magari di poco ma avrebbe vinto.

Ultimamente , invece, le  immagini simbolo diventano sempre più negative. Il destino politico di Berlusconi è stato fortemente danneggiato dalla vicenda Ruby nipote di Mubarak. Ma, secondo me, ancora di più ha influito che è stata associata al Cavaliere l’immagine del  disastro della Costa Concordia con il comportamento vergognoso di Schettino che scappa per primo dalla nave che sta affondando abbandonando al loro destino i passeggeri le cui vite erano state affidate a lui. Mubarak. Renzi è diventato antipatico (e ha perso l’alone di simpatico guascone)  quando la sua immagine è stata collegata all’ “Enricostaisereno”. L’immagine della faccia cupa di Enrico Letta mentre passa il campanello a Renzi è sicuramente negativa per il Matteo fiorentino. Sarà molto difficile riuscire a farla dimenticare agli Italiani.. 

Foto da: Wikipedia

Ma gli ultimi Governi sembrano godano ad associarsi ad immagini non consone/negative. Salvini sicuramente non ha migliorato la sua immagine quando, stando  al Papeete beach, ha associato il suo messaggio politico a mojiti, a bruschette e a cubiste con tanga stile filo inter-dentale. Ma, incredibile dictu, l’attuale Governo riesce ad associarsi ad un’immagine ancora peggiore: l’ Ilva che chiude, Venezia che affonda. Neanche il crepuscolare Gozzano sarebbe riuscito a creare un’immagine così decadente. Quando l’Italiano medio accende la TV, si trova sommerso di immagini negative. Se osa  leggere giornali stranieri, le rare immagini dell’Italia sono terribili e desolanti. Parlano solo male di noi. L’Italia è un malato inguaribile. Ad esempio sull’Economist di questa settimana si parla della crisi economica che sta vivendo la Germania. Per far capire che non è uno cosa da prendere sotto gamba  e che la situazione è veramente grave, l’Economist dice che addirittura nel 2020 la grande Germania riuscirà a far meglio (e pure di poco) solo dell’Italia… Come per dire, peggio di così è impossibile…

acqua alta venezia mose brugnaro riscaldamento globale - 6

Ma i politici non capiscono che l’Italia ha bisogno di qualcuno che gli  dia fiducia e speranza? Un politico capace di far arrivare messaggio positivo e propositivo , avrebbe una valanga di voti. L’Italiano medio vuole ritornare a sperare, vuole credere in un futuro migliore, non vuole più respirare l’aria decadente di Morte a Venezia, non vuole  sentirsi sulla plancia del Titanic aspettando da un momento all’altro l’urto contro l’iceberg che l’affonderà. Vuole ritornare a sperare e,invece, ha di fronte a sé, sullo scenario politico e morale del Paese, solo personaggi che fanno concorrenza a Chiàrchiaro, il mitico jettatore della Novella di Pirandello. Per l’Amore di Dio, sostituiteli! Dateci speranza, non desolazione.

Leggi anche: Ma davvero basterà il MOSE per salvare Venezia?

Potrebbe interessarti anche