Politica
«Se si vota ora il M5S rischia il declino»
neXtQuotidiano 25/07/2019
Fabrizio Masia di EMG spiega l’attuale situazione del MoVimento 5 Stelle e tutti i rischi che corrono le care poltrone grilline
Fabrizio Masia di EMG oggi a colloquio con Alessandro Di Matteo su La Stampa spiega una piccola ma semplice verità che farà capire (no, non lo farà capire) agli elettori grillini quale sia la vera situazione dentro il MoVimento 5 Stelle:
«E’ naturale,ma il consenso è fatto anche da tante persone che non seguono così da vicino la politica e le sue dinamiche. Votando ora M5s perderebbe tanti voti, forse nella testa del capo politico c’è l’idea di cedere qualcosa per tenere in piedi il governo e poi vedere se si riesce a recuperare terreno. Ci vuole tempo, se si andasse al voto sarebbe esiziale per M5S. Non a caso è nata la logica del mandato zero, per dire c’è spazio e respiro per tutti».
Insomma, ingoiare la Tav come danno minore rispetto al voto?
«Di Maio non ha molte alternative in questo momento. Se declini nel modo corretto questa vicenda della Tav, poi hai qualche mese di tempo per dare in pasto ai tuoi delle nuove idee, puoi ottenere qualche vittoria, magari il salario minimo. Se vai alle politiche e scendi sotto il 15% la destra diventa fortissima, la sinistra si riconsolida e tu sei fuori dai giochi. Rischiano un inesorabile declino».
Quanto voti in meno può costare il sì alla Tav?
«Attualmente i 5 stelle nelle mie rilevazioni sono sotto al dato delle europee (il 17%, ndr).E’ chiaro che una cosa di questo tipo potrebbe portare magari via altri uno o due punti. Ma, come ho detto, può essere una perdita transitoria, mentre se si andasse a votare rischierebbe di essere una perdita definitiva. E in ogni caso, è difficile però pensare che i voti “No-Tav” vadano alla Lega o al Pd. Più probabile che scivolino verso l’astensione, dunque potenzialmente si possono recuperare. Per Di Maio è il male minore».
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