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San Giuseppe: il sindaco leghista del comune nel napoletano e la quarantena senza Coronavirus
neXtQuotidiano 26/02/2020
È stata autorizzata dal primo cittadino, l’avvocato Vincenzo Catapano, per un immediato (e forse, molto politico) eccesso di zelo
A San Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli ci sono 1400 cinesi su 32mila abitanti e c’è l’autoquarantena per il Coronavirus anche se finora nessun caso si è verificato in Campania. È stata autorizzata dal primo cittadino, l’avvocato Vincenzo Catapano, per un immediato (e forse, molto politico) eccesso di zelo.
San Giuseppe: il sindaco leghista del comune nel napoletano e la quarantena senza Coronavirus
Catapano, spiega oggi Repubblica, è leghista, fedelissimo salviniano, coordinatore provinciale del Carroccio. Ha firmato l’ordinanza di stop a tutte le attività didattiche e manifestazioni almeno fino a sabato, e per non sbagliare ha già chiesto scusa su Fb: «Meglio aver fatto troppa prevenzione», scrive lui. Che ha fatto tradurre anche in cinese, sulla bacheca, l’invito a coloro «che siano tornati dall’Asia negli ultimi quattordici giorni» a fornire le proprie generalità «alla Asl e ad osservare un periodo volontario di auto-isolamento per 14 giorni».
«Un eccessso? Ma non scherziamo, i rischi ci sono – replica Catapano a Repubblica – Qui non c’è Lega o interesse politico che tenga. Abbiamo avuto e abbiamo centinaia di cinesi in arrivo nei nostri comuni, hanno bypassato il blocco aereo. In più, solo nelle ultime 36 ore sono venute 100 persone tra Lombardia e Veneto, uno è in stretto isolamento perché proveniente da Lodi».
Vorrete filtrarli tutti? «Quella cinese è una comunità cui siamo legati, ben radicati. Ma è inutile negare che tendono un po’ a chiudersi: magari chi potrebbe avere dei sintomi non lo lascia trapelare. Certo è che abbiamo attivato subito un dialogo con il loro rappresentante, Xiang Dongda, che tutti chiamiamo Alessandro. Stanno collaborando, ci stanno fornendo fotocopie dei passaporti di cittadini cinesi in arrivo o gia arrivati ». Il paese è sereno? «Dobbiamo essere vigili. Meglio essere additato come leghista che sbagliare come sindaco». Arrivederci alla “linea comune”.
E al senso del pudore.