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L’ideona di Salvini: tornare al Papeete per risalire nei sondaggi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-24
Il Capitano ha detto al patron del Papeete che ha intenzione di passare per il suo locale tra luglio e agosto. Per riprendere il volo nei sondaggi, secondo lui
Matteo Salvini si è messo in testa un’idea meravigliosa per risalire nei sondaggi che lo danno in picchiata da quando è cominciata l’emergenza Coronavirus. Un’idea necessaria perché presto si andrà a votare nelle Regioni, ovvero Puglia, Campania, Toscana, Veneto e Liguria. E se queste ultime due resteranno saldamente in mano al centrodestra, le altre tre potrebbero essere appannaggio facile del centrosinistra e la spallata al governo, rimandata dopo la sconfitta in Emilia-Romagna, dovrebbe essere ancora rimandata.
L’ideona di Salvini: tornare al Papeete per risalire nei sondaggi
In più, la Lega nei tre mesi di emergenza è in costante caduta. Il 34 di un anno fa esatto, Europee 2019, si è ridimensionato fino al 24,9 per cento che Euromedia Research di Alessandra Ghisleri ha accreditato due giorni fa. Con quell’1,1 per cento perso solo nelle ultime due settimane che ha scosso parecchio i leghisti. Per questo, spiega oggi Carmelo Lopapa su Repubblica, Salvini ha un’ideona per invertire il trend:
«Ci penso io, questa estate, a risollevare le sorti della Lega, ci ripresenteremo più forti di prima proprio a ridosso delle amministrative e delle regionali», ha spiegato Matteo Salvini a tutto lo stato maggiore, in questi giorni, e allo stesso Zaia. Il quale, ancora venerdì, sparava a pallettoni giudicando «inspiegabile il motivo per cui il governo dica che non si può andare a votare a luglio, ci sarebbero tutti i presupposti. Settembre significherebbe preparare le liste e fare campagna a Ferragosto. Io continuo a dire che non votare a luglio è una sospensione della democrazia».
Il capo invece ha studiato a tavolino con i responsabili della “Bestia” – Luca Morisi in testa – una vera e propria strategia di rilancio. I capi della macchina della propaganda social ed elettorale ritengono, come lui, che se la Lega è andata male è perché il frontman ha dovuto interrompere la campagna porta a porta permanente portata avanti per due anni ininterrottamente in tutta Italia, perfino nei panni – anzi nei giubbotti militari – da ministro dell’Interno. È stata una marcia trionfale almeno fino alle Europee di maggio di un anno fa e al tracollo agostano del Papeete (e del governo).
Per questo ha detto in questi giorni al fedelissimo patron del Papeete, l’eurodeputato Massimo Casanova, di prepararsi, perché una puntata di qualche giorno a Milano Marittima intende farla anche quest’anno, tra fine luglio e inizio agosto. Primo, per non darla vinta «ai radical chic che per un anno lo hanno bollato come quello del Papeete». Secondo, per dimostrare che bisogna far ripartire il turismo e aiutare gli imprenditori italiani. Evidentemente non si rende conto che rischia un clamoroso autogoal.