Matteo Salvini e la strategia del governo per spaventare gli italiani

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-05-27

«In questo momento serve lo Stato amico. A meno che non ci sia una precisa strategia dietro tutto questo per tenere gli italiani sotto chiusura, sotto controllo, impauriti e impoveriti per continuare a salvare la propria poltrona», dice il Capitano a Fuori dal Coro. Intercettando così una teoria del complotto che circola in rete

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«Ma ti pare normale che ci siano le misurazioni di venti centimetri dei tavolini e dei seggiolini? In questo momento serve lo Stato amico. Se ci sono due ragazzi troppo vicini che bevono uno spritz lo Stato deve dire ‘ragazzi, spostatevi di mezzo metro perché ne va della vostra salute’. A meno che non ci sia una precisa strategia dietro tutto questo per tenere gli italiani sotto chiusura, sotto controllo, impauriti e impoveriti per continuare a salvare la propria poltrona»: Matteo Salvini in crisi nei sondaggi inaugura da Mario Giordano a Fuori dal coro una nuova tattica che strizza l’occhio al complottismo in salsa No Mask per fare la guerra all’esecutivo Conte.

Matteo Salvini e la strategia del governo per spaventare gli italiani

Ed è una tattica che paga, per lo meno su Twitter dove il Capitano intercetta una teoria del complotto che circola in rete dall’inizio della quarantena per l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19: visto che con il virus creato nel laboratorio di Wuhan alla fine è andata come è andata (cioè male) allora tanto vale rilanciare e spararla più grossa in attesa di cominciare a fare quello per cui è pagato, e cioè politica.

Non dovrebbe sfuggire nemmeno a Salvini che in Italia, così come nel resto del mondo, i governi cadono perché perdono la maggioranza nei parlamenti e non certo perché i cittadini vanno a bere spritz, rispettando o meno le distanze di sicurezza. Ma raccontare sciocchezze su strategie per salvare la poltrona che necessitano di tenere gli italiani sotto chiusura è funzionale alla narrativa di un leader che è in difficoltà nei sondaggi non tanto perché non può più andare per piazze come racconta lui (anche perché nelle piazze a sentirti ci viene chi è già d’accordo con te) ma proprio perché le varie incitazioni alla rivolta durante la quarantena hanno dato agli italiani la sensazione che il Capitano sia bravissimo nell’arte di spararla grossa, ma governare è un’altra cosa.

Non potendo buttarsi sull’aggiornamento di iPhone o di Android, quindi, lo sciacallo in chief inventa quello che può per cercare di movimentare la sua giornata e l’opinione pubblica: ovvero che il governo fa qualcosa di tremendamente impopolare come cercare di far rispettare le misure di distanziamento sociale con l’obiettivo di rimanere incollato alla poltrona. E pazienza se stavolta la logica va a farsi benedire. La strategia di Salvini per montare gli italiani contro il governo si nutre di complottismo, mentre quella di Giorgia Meloni, al netto delle gaffes sul pap test per diagnosticare il cancro al seno, è almeno più concreta. Chissà perché Giorgia è in rialzo e Matteo è in ribasso, eh?

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