Salvini crede così tanto in Berlusconi al Quirinale che ha già pronto un piano B

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-01-17

Dalla Lega Matteo Salvini si dice pronto a “formulare una proposta che potrà essere convincente per tanti se non per tutti”. Quando? La prossima settimana, cioè mentre Silvio Berlusconi – forte di un accordo verbale – dovrebbe tentare l’assalto al Quirinale con l’aiuto proprio del Carroccio

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Non manca molto: tra una settimana si potrà già fare il conto dei voti in Parlamento in seduta comune per capire di quante preferenze gode Silvio Berlusconi, candidato presidente della Repubblica per il centrodestra che però non ha ancora sciolto la riserva. Il temporeggiare dell’ex Cav ha portato la Lega a studiare già un piano B, dopo aver parlato di pieno sostegno alla candidatura del leader di Forza Italia. “La settimana prossima, quando si comincia a votare – ha dichiarato Salvini conversando con i giornalisti fuori dal Senato – la Lega come forza responsabile e di governo, adesso e nei prossimi anni, farà una proposta che penso potrà essere convincente per tanti se non per tutti”. Parole non casuali che destano curiosità sul nome che il Carroccio avrà intenzione di presentare, e soprattutto mostrano quanto poco Via Bellerio creda nelle possibilità di Berlusconi di salire al Colle.

Salvini crede così tanto in Berlusconi al Quirinale che ha già pronto un piano B

Un colpo al cerchio e uno alla botte, con l’ex Cav che passa da punto fermo a pedina intercambiabile nel giro di pochi istanti, a volte letteralmente tra una frase e l’altra. “Abbiamo l’onore e l’onere di fare una proposta che sia condivisa – prosegue infatti Salvini – io non dico di no a priori a nessuno e mi spiace che Letta invece dica con questo non mi siedo e con quello…”. Il leader del Carroccio risponde di “no” a chi gli domanda se si senta il “kingmaker” sulla partita del Quirinale, e aggiunge: “Io faccio il mio lavoro e mi rifiuto di passare una settimana a fare il toto Quirinale e spero che questa settimana sia quella decisiva per approvare il decreto ristori per tante imprese e il decreto per bloccare il caro energia”. Salvini resta sul vago e rimanda tutto a un vertice di centrodestra – l’ennesimo – previsto per “metà settimana, mercoledì o giovedì”. “Lavoro a 360 gradi – aggiunge – e sento sulle mie spalle la responsabilità della coalizione del centrodestra, gli italiani ci hanno dato la maggioranza, abbiamo onore e onere di fare una proposta che sia condivisa, io non dico no a nessuno”. Non è chiaro a cosa si riferisca con “proposta condivisa” ancora da fare, se un nome – quello di Berlusconi – è già in campo.

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