Salvini e il bicchiere di vino della giudice Vella con Carola Rackete (il video)

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-07-03

A parte che in sottofondo si sente distintamente la sigla di Don Chuck Castoro, ma per il resto Matteo Salvini non ha preso proprio malissimo l’annullamento dell’arresto di Carola Rackete da parte del Gip di Agrigento Alessandra Vella. A testimoniarlo è questo spezzone della diretta con cui ieri il ministro dell’Interno ha preso atto, come …

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A parte che in sottofondo si sente distintamente la sigla di Don Chuck Castoro, ma per il resto Matteo Salvini non ha preso proprio malissimo l’annullamento dell’arresto di Carola Rackete da parte del Gip di Agrigento Alessandra Vella. A testimoniarlo è questo spezzone della diretta con cui ieri il ministro dell’Interno ha preso atto, come d’abitudine, con algido autocontrollo della decisione. In esso il Capitano ha detto:

Non si sono solo ignorate le indicazioni della Capitaneria di Porto, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, no: si è deliberatamente rischiato di uccidere cinque ragazzi in divisa italiani che in mare stavano facendo il loro lavoro. E cosa si risolve? Con una pacca sulla spalla? Magari il signor giudice si è bevuta pure un bicchier di vino con la signorina che si è detta ricca, bianca, tedesca, magari un po’ annoiata e quindi legittimata a fregarsene delle leggi di uno Stato”

Nell’ordine, e soltanto per dovere di cronaca, ci tocca segnalare che Rackete non ha mai detto di essere annoiata e legittimata a fregarsene delle leggi dello Stato e che ipotizzare confidenza tra l’indagata e la giudice senza prove potrebbe un attimino costituire diffamazione, e quando sei ministro dell’Interno tutto ciò potrebbe essere un tantinello imbarazzante. Ma adesso non ci pensiamo e cantiamo tutt’incoro:

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