Salvini si dice atlantista ed europeista ma vuole “buoni rapporti con Putin”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-28

Matteo Salvini afferma di voler mantenere “buoni rapporti” con Putin pur dicendosi atlantista. Per Elio Vito è come essere “vegetariani ma in buoni rapporti con la carne”

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A sentire le dichiarazioni di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni sorge il dubbio su come un eventuale governo di centrodestra guidato dalla leader di Fratelli d’Italia gestirà le relazioni internazionali, in particolare sulla guerra e i rapporti con la Russia. “Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino. Posso dire che un’Italia guidata da Fratelli d’Italia e dal centrodestra sarà una Italia affidabile sui tavoli internazionali”, è la posizione di Meloni, che con ogni probabilità dovesse la coalizione ottenere la maggioranza alle elezioni diventerà presidente del Consiglio.

Salvini si dice atlantista ed europeista ma vuole “buoni rapporti con Putin”

Ma dalla Lega le parole di Salvini presentano invece quelle “ambiguità” menzionate dall’alleata: “La politica internazionale prescinde dai governi, noi siamo europeisti e atlantisti ma questo non significa non voler buoni rapporti con Vladimir Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà”. Sui tavoli comunitari l’Italia è allineata alle posizioni anti-russe degli altri Paesi Ue, difficilmente un messaggio come “cercare buoni rapporti con Putin” potrà passare, non in breve. Parole che appaiono inconciliabili, stare all’interno del Patto Atlantico e al contempo riallacciare i rapporti con la Russia, sulle quali ha ironizzato anche l’ex forzista Elio Vito: “Vegetariani ma in buoni rapporti con la carne”.


Sullo sfondo lo scoop de La Stampa sui presunti dialoghi tra uno dei principali funzionari dell’ambasciata russa a Roma – Oleg Kostyukov – e Antonio Capuano, organizzatore del viaggio (mai fatto) di Salvini a Mosca. “Il diplomatico – si legge nell’articolo a firma di Jacopo Iacoboni – facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del Governo italiano con questa operazione, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal Governo”. Non ci sono dubbi però sulla regola per assegnare la leadership nel centrodestra: “Se la Lega prende un voto in più l’indicazione sarà Matteo Salvini, se FI sarà Silvio Berlusconi – aggiunge il segretario leghista -. Decideranno gli italiani. Non c’è nessuna vittoria scontata. Parlerò anche a Ferragosto agli italiani che non votano, c’è tanta gente che è depressa e delusa. Al tavolo del programma ci sono due tecnici per ciascun movimento”.

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