Politica
Il ministro Salvini è sempre assente ai vertici europei
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-26
Ha dato buca cinque volte su sei. Negli ordini del giorno si parlava di criminalità organizzata, rimpatri e traffico di migranti
Da quando è arrivato al Viminale, il ministro Matteo Salvini è stato assente cinque volte su sei ai vertici europei. Il ministro dell’Interno ha dato buca a ordini del giorno come la norma contro la criminalità organizzata, la cooperazione tra le polizie europee, la direttiva sui rimpatri e traffico di migranti. Lo racconta oggi Andrea Valdambrini sul Fatto, e la storia dispiace un po’ perché ai vertici europei Salvini avrebbe potuto raccontare come i clandestini sono diventati da 600mila a 90mila solo per effetto di una campagna elettorale (finita). Il Fatto spiega che gli altri invece c’erano:
Vediamo gli appuntamenti nel dettaglio e come si sono comportati gli omologhi del ministro italiano. Il primo era quello del 5 giugno 2018 in Lussemburgo. L’ordine del giorno prevedeva la riforma del sistema comune di asilo e reinsediamento, i visti per i migranti e provvedimenti contro la criminalità organizzata. Per Germania, Francia, Spagna non hanno partecipato i ministri dell’Interno, ma dei sottosegretari, mentre per l’Italia c’era il rappresentante permanente presso l’Ue, Maurizio Massari. Non c’erano riserve ma i titolari per altri Paesi, come ad esempio Ungheria, Malta, Austria, Portogallo, Finlandia,Svezia e (tra i grandi), il Regno Unito, con il ministro Sajid Javid.
Poi c’è il meeting del 12 e 13 luglio a Innsbruck, in Austria, e qui Salvini è presente. In autunno si tengono altri due Consigli, quello del 12 ottobre in Lussemburgo e quello del 6 dicembre a Bruxelles . Nel 2019, il primo appuntamento è stato il meeting straordinario di Bucarest, tenuto il 7 febbraio, con al centro la lotta al terrorismo e il diritto d’asilo. In ultimo c’è il 7 marzo, ancora a Bruxelles , ultimo Consiglio dei ministri dell’Interno prima delle elezioni europee. Anche qui Salvini è assente.
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