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Rojadirecta, è davvero la fine per gli utenti Fastweb?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-11-19

Il Tribunale di Milano ha imposto all’azienda di oscurare il sito, che però con un banale accorgimento è ancora accessibile

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Ieri il Tribunale di Milano ha ordinato a Fastweb di inibire a tutti i suoi clienti l’accesso a Rojadirecta, precisamente al dominio it.rojadirecta.eu. Dovrebbe cessare a breve, non si sa entro quanto, la possibilità per tutti gli abbonati Fastweb di accedere ai siti collegati a Rojadirecta, il sito che trasmette in streaming le partite della Serie A e della Champions League oltre ad altri eventi sportivi, in violazione del copyright dei detentori dei diritti (in questo caso Mediaset ma anche Sky).
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Il cartellino rosso a Rojadirecta

Il Tribunale ha stabilito che Fastweb dovrà pagare una penale di 30.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’applicazione del provvedimento dell’autorità giudiziaria. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano Fastweb ha già provveduto ieri sera ad inibire l’accesso a Rojadirecta. Solo che è sufficiente cambiare i DNS (usandone di pubblici come ad esempio quelli di Google) per aggirare il blocco e poter continuare ad accedere al sito. Almeno per ora. Non è la prima volta però che un Tribunale applica un provvedimento restrittivo nei confronti del sito. Nel 2014 il Tribunale di Milano impose ai provider italiani un blocco dei DNS per impedire l’accesso al sito. Nel 2013 Rojadirecta era stato messo sotto sequestro dal Tribunale di Roma, un’altra decisione salutata all’epoca come una vittoria decisiva per la lotta alla pirateria e alla distribuzione di contenuti illegali. A quanto pare però nemmeno questo provvedimento riuscirà a impedire agli appassionati scrocconi di andare a vedere le partite sul sito pirata. Almeno per ora, perché il giudice ha ingiunto a Fastweb di adottare la migliore soluzione tecnica per impedire l’accesso al sito. Inoltre il giudice ha imposto all’operatore di controllare gli spostamenti del sito, questo significa che Fastweb dovendo controllare se il sito di streaming cambia dominio potrebbe, in un futuro vicino, bloccare l’indirizzo IP di Rojadirecta oppure mettere un filtro sul nome del sito in modo da bloccare anche eventuali mirror.

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