Fact checking
Rimborsopoli: il buco con il MoVimento 5 Stelle intorno
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-02-12
L’ammanco derivato dalle mancate restituzioni potrebbe arrivare a 500mila euro. Coinvolti tra i dieci e i venti parlamentari. Di Maio annuncia che espellerà tutti
Sarebbe di oltre cinquecentomila euro il “buco” nelle restituzioni del MoVimento 5 Stelle. Dai primi riscontri si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto e, dai calcoli fatti, i vertici sottolineano che “mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa”. Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà “lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli”.
Rimborsopoli: il buco con il MoVimento 5 Stelle intorno
L’Adn Kronos scrive che il M5S in queste ore sta effettuando l’accesso agli atti del Mef per verificare lo stato dei versamenti al Fondo per le Pmi, dopo il caso rimborsopoli. È incredibile che nessuno abbia mai controllato nulla fino a quando non sono arrivati i giornalisti. Sul fondo arrivavano bonifici non solo di deputati e senatori, ma anche di parlamentari uscenti e dei gruppi M5S di alcune Regioni, come scrivevano i giornali stamattina. C’è preoccupazione per gli altri parlamentari che potrebbero essere coinvolti nel caso. Ad alcuni ‘sospettati’ i vertici del Movimento, in attesa delle carte del Mef, avrebbero chiesto di fornire tutta la documentazione della propria banca controfirmata dal direttore di filiale. Dopo il caso dei bonifici annullati, viene spiegato, la diffidenza è altissima e ogni euro versato verrà verificato fino all’ultimo centesimo.
Secondo l’Adnkronos, infatti, mancherebbero all’appello oltre 500mila euro. Se infatti i parlamentari 5 Stelle rivendicano di aver versato al fondo per le Pmi 23.418.354 euro e il documento del ministero dello Sviluppo economico certifica una somma di 23.192.331 – con un ammanco, calcolatrice alla mano, di 226mila euro- c’è da tenere in considerazione che alcune regioni hanno versato i soldi sforbiciati a stipendi e rimborsi dei consiglieri in quello stesso conto, contribuendo al ‘tesoretto’ del Fondo per le Pmi. Nello specifico, stando alle carte, i 5 Stelle dell’Emilia Romagna avrebbero versato al conto corrente numero 00000219222 ben 329.297 euro, la Liguria 145.704 euro, il Veneto 41.360 euro. Considerando gli importi versati dalle tre Regioni, si arriva a un totale di 516.361, che dunque non sarebbero stati elargiti da deputati e senatori.
Riflettori puntati su Lezzi e Buccarella
I riflettori sono puntati soprattutto su Barbara Lezzi e Maurizio Buccarella. La senatrice con un debole per le correlazioni in campo economico ha annunciato ieri sera aveva annunciato su Facebook che stamattina sarebbe andata in banca per farsi rilasciare la documentazione che accerta tutti i bonifici non erano stati revocati. Da quel momento non ha più aggiornato la pagina anche se cinque ore fa ha risposto a un commento ma senza fornire la documentazione che aveva promesso.
Buccarella invece è rinchiuso in un ostinato silenzio da 17 ore consecutive e non sembra avere intenzione di interromperlo a breve. Se gli ammanchi arrivano davvero a 500mila euro, il numero di deputati e senatori coinvolti nel caso dovrebbe essere tra i dieci e i venti. Intanto la cifra, fatti i conti con quanto versato dagli europarlamentari, sale infatti a quota 851 mila. E se a questi si aggiungono i versamenti che sarebbero arrivati dalle Regioni di cui non c’è certezza, ma che potrebbero risultare anche di oltre 500 mila euro, il totale rischia di superare il milione di euro. Interpellati in proposito, i vertici del M5s affermano: “Il conto lo stiamo ancora facendo, domani sapremo”. Alla cifra di 226 mila euro di ammanco, che ha fatto scattare l’allarme per le mancate restituzioni di alcuni parlamentari, andrebbe infatti aggiunta la cifra versata al fondo dagli eurodeputati del M5s e certificata dallo stesso blog delle Stelle qualche giorno fa. Cifra che fa aumentare la forbice tra quanto ricevuto in totale dal fondo e quanto arrivato dai bonifici dei parlamentari. “E’ di 606 mila euro la somma raggiunta dalle restituzioni al fondo per le piccole imprese dagli stipendi degli eurodeputati” ha certificato il blog pochi giorni fa. Ci sono poi 19 mila euro versati dagli ex Riccardo Nuti (9 mila) e Giulia di Vita (10 mila) e quelli non contabilizzati di Giuseppe Vacciano. In totale sono almeno 851 mila euro. A questi andrebbero inoltre aggiunti i versamenti degli eletti M5s nelle regioni: questa cifra non è nota ma secondo alcuni calcoli potrebbe superare i 500 mila euro.