Politica
Il ricorso al TAR contro il bilancio della Giunta Appendino
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-03-31
La via del Tar sembra tutta in salita per le minoranze. Ma la battaglia è cominciata. E se andasse in porto si aprirebbe un buco da 50 milioni
Un ricorso al TAR fermerà il bilancio della Giunta Appendino? Da ieri l’appello davanti alla magistratura amministrativa firmato dagli otto capigruppo dell’opposizione a Palazzo Civico incombe sulla testa di Chiara e della Giunta a 5 Stelle: l’opposizione unita ha deciso di passare alle aule di tribunale per azzoppare l’amministrazione. Racconta oggi La Stampa in un articolo a firma di Andrea Rossi:
L’offensiva nasce sull’asse che da qualche mese lega il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo (la mente dell’operazione) al notaio Alberto Morano, candidato sindaco di Lega, Liste civiche e autore degli esposti che hanno originato le inchieste sui conti del Comune e delle sue partecipate. Gli altri capigruppo (in totale otto) si sono aggiunti uno dopo l’altro, a formare un arco che va dalla sinistra di Torino in Comune alla lista civica Rosso, passando per Pd, Lega, Forza Italia, Moderati e Lista civica Fassino.
Gli otto capigruppo hanno firmato ieri il testo del ricorso che verrà depositato probabilmente oggi. E, per andare in fondo a questa contesa, si sono rivolti a Toti Salvatore Musumeci, avvocato di peso ed ex parlamentare del Pdl. Al centro del ricorso c’è la delibera votata il 6 marzo con cui la Sala Rossa ha approvato l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione – cioè dei permessi per costruire – per coprire la spesa corrente nel 2017 e, se ce ne sarà bisogno, anche nei due anni successivi.
Il tentativo della giunta di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione è una pratica stigmatizzata dalla Corte dei Conti visto che ricorre a entrate straordinarie per coprire uscite ordinarie. Ma era l’unico modo, sostengono i grillini, per trovare la quadra:
Il punto dell’offensiva legale non è però il merito (il ricorso agli oneri è lecito), ma il metodo adottato, ovvero la procedura d’urgenza che la giunta, confortata dal parere del segretario generale del Comune, ha adottato. La delibera è approdata dritta in Sala Rossa senza passare dalle commissioni.
Per le minoranze è uno schiaffo al regolamento del Comune che vieta procedure d’urgenza per materie di bilancio. Senza contare che sfugge l’urgenza del provvedimento, visto che il bilancio di cui i 47 milioni di oneri sono un’asse portante – è stato varato il 24 marzo, tre settimane dopo. Proprio la manovra finanziaria per il 2017 è il bersaglio grosso del ricorso: se saltano gli oneri di urbanizzazione, salta il pareggio dei conti e per Appendino si apre un buco da 50 milioni.
Leggi sull’argomento: La colata di cemento di Chiara