Opinioni
Renzi e la tecnica del carciofo
di Vincenzo Vespri
Pubblicato il 2019-10-08
Molto interessante è la tecnica del carciofo (oltre quella del doppio forno) attualmente messa in campo da Renzi. Prima dell’estate Renzi era all’angolo in una situazione difficilissima. Il controllo del partito era nelle mani dell’aerea sinistra del PD. Se si fosse andati ad elezioni il PD non avrebbe dato degli spazi ai Renziani. L’unica possibilità […]
Molto interessante è la tecnica del carciofo (oltre quella del doppio forno) attualmente messa in campo da Renzi. Prima dell’estate Renzi era all’angolo in una situazione difficilissima. Il controllo del partito era nelle mani dell’aerea sinistra del PD. Se si fosse andati ad elezioni il PD non avrebbe dato degli spazi ai Renziani. L’unica possibilità era quella di fondare un nuovo partito. Ma, stando all’opposizione, era molto difficile creare lo spazio vitale al suo nascente partito (mancava l’adeguata visibilità). Era necessario che si formasse un governo Giallo-Rosso di cui lui fosse una componente essenziale. Tutta l’operazione è andata a buon fine. Il Governo Giallo-Rosso è nato, i deputati-senatori del suo partito sono essenziali e ha messo al Governo come Ministro la Bonetti (giovane, capace, istruita e determinata). Le prime foglie del carciofo sono state così strappate…
Ma siamo solo all’inizio. Occorre che (al più) fra tre anni e mezzo, gli elettori premino il partito di Renzi. Per fare questo Renzi, da un lato , sta seguendo la politica del doppio forno: stare a sinistra ammiccando al centro, ma non troppo però, almeno per il momento. Sta facendo la corte infatti all’elettorato più di sinistra di Forza Italia (saccheggiando qualche parlamentare tipo Polverini), senza esagerare per evitare di essere considerato troppo di destra. Dall’altro deve eliminare avversari a sinistra. Adesso ha puntato Giuseppi. La scelta di Conte come primo nemico d’abbattere non è casuale. Alle prossime elezioni, considerando anche come è caduto il Governo Giallo-Verde, sarà uno scontro fra Destra e Sinistra. Gli elettori di Destra difficilmente voterebbero un Renzi che ha sostenuto il Governo Giallo-Rosso. Quindi deve avere i voti fra i sostenitori dell’attuale Governo Giallo-Rosso. Quali potrebbero essere i prossimi partiti di area centro-sinistra? Oltre al PD e al M5S (che per il momento non sono l’obiettivo principale dell’offensiva Renziana) possono essere il partito di Calenda, + Europa (Renzi può facilmente cannibalizzare entrambi invocando il voto utile, approfittando della loro debolezza numerica) e , potenzialmente, il partito di Conte. Giuseppi infatti è stimato come moderato, è stato lui a far cadere Salvini, e, se le cose rimangono così, un suo potenziale partito supererebbe facilmente il 5%. Tutti voti sottratti all’aerea più moderata di cui Renzi fa parte. Deve essere impedito ad ogni costo, Conte deve essere sbalzato dal ponte di comando…
Ma Conte accetterà di essere la prossima foglia di carciofo da strappare? Sicuramente non senza combattere. Renzi può farlo solo minacciando le elezioni anticipate, ma se passa il taglio dei parlamentari, diventerebbe un’arma scarica. Si dovrebbe aspettare una riforma della legge elettorale, cosa che non si annuncia né semplice e né, soprattutto, rapida. Renzi rischierebbe di impantanarsi in una guerriglia senza fine con Conte, cosa che finirebbe per logorarlo. Apparirebbe, agli occhi di tutti, come un leader capriccioso che bada solo al potere e ai suoi interessi. Certamente, se passasse la legge del taglio dei parlamentari, i tanti peones dei 5Stelle e (anche) del PD avrebbero la certezza che non sarebbero mai rieletti e dovrebbero incominciare a cercarsi un lavoro “normale”. Mica una bella prospettiva per persone abituate a stipendi di 14.200 Euro netti al mese (senza contare i benefits)!!! Inoltre Conte, per far fuori Salvini, almeno a dar per buono quello che scrivono i giornali, ha giocato in modo molto spregiudicato con i Servizi Segreti. In giochi di questo genere è facile scottarsi le dita con il cerino acceso. Conte è sicuramente molto ma molto abile, ma il gioco in cui si è cimentato, non è per nulla banale. Inoltre il Governo Conte bis ha Ministri decisamente e palesemente inadatti al loro ruolo. Sarebbe molto facile ( e popolare) per Renzi chiedere la loro sostituzione e, nel fare questo, un cambio di primo Ministro sarebbe quasi automatico… Insomma nei prossimi mesi, assisteremo al confronto Conte-Renzi. Le scommesse sono aperte. Avrà la meglio la capacità manovriera di Renzi e Conte sarà il primo degli dieci piccoli indiani a cadere? O Conte riuscirà a fare argine alle manovre avvolgenti Renziane e rimarrà saldamente ancorato al Governo?
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