«Renzi vuole solo rompere, proprio come Bertinotti»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-13

«Se Conte avesse detto ‘mi vesto da muratore e vado subito a costruire il Ponte sullo stretto’ Renzi avrebbe detto ‘bisogna anche fare il Ponte per la Sardegna’»

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Altro che picconatore: Matteo Renzi è come Fausto Bertinotti. Romano Prodi sceglie un paragone a lui molto caro (e personale) per definire l’atteggiamento politico del leader di Italia Viva. Lo ha fatto nel corso del suo collegamento a DiMartedì, su La7, nel quale si è inevitabilmente parlato della crisi di governo. L’ex Presidente del Consiglio trova delle analogie tra il comportamento renziano e quello di un suo ex alleato di governo. E non era di certo un complimento. Il tutto sembra esser stato compreso anche dagli italiani che hanno risposto al sondaggio di Di Martedì.

Interrogato da Giovanni Floris sulla situazione (di stallo) politica all’interno delle esecutivo, Romano Prodi decide di utilizzare il paragone più scomodo che rimanda alla sua esperienza a Palazzo Chigi: «Nella politica si media ma bisogna essere in due per mediare. Quando mi trovai nel mio primo Governo con Bertinotti lui non voleva mediare ma rompere, come sta facendo oggi Matteo Renzi. Se Conte avesse detto ‘mi vesto da muratore e vado subito a costruire il Ponte sullo stretto’ Renzi avrebbe detto ‘bisogna anche fare il Ponte per la Sardegna’». Dichiarazione netta e giudizio tagliente sull’operato recente di Matteo Renzi. Insomma, il ruolo di Bastian contrario che il leader di Italia Viva si sta ritagliando (e gli ultimi giorni sono solamente l’apice di questo percorso iniziato mesi fa, con la bocciatura del Mef, per citare solo uno degli esempi) è, per Romano Prodi, un qualcosa di fuori luogo e privo di costrutto. La battuta sul Ponte sullo Stretto può sembrare esagerata, ma sembra essere la fotografia esatta del ‘guastafeste’ alla Jep Gambardella de ‘La Grande bellezza’: «Io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo avere il potere di farle fallire». Il tutto in attesa delle dimissioni delle due ministre di Italia Viva, annunciate da giorni. Ma le valigie sono ancora sul letto e il lungo viaggio non è ancora iniziato.

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