Economia
Il reddito di inclusione solo a chi fa vaccinare i figli
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-04-13
Sarà finanziato con 1,18 miliardi per il 2017 e di 1,704 miliardi per il 2018. Si sostituirà al SIA, l’attuale Sostegno per l’inclusione Attiva. E rimarrà una goccia nel mare della povertà italiana
Il Reddito di Inclusione (REI) – ovvero la goccia nel mare della povertà italiana – sarà finanziato con 1,18 miliardi per il 2017 e di 1,704 miliardi per il 2018. Il REI si sostituirà al SIA, l’attuale Sostegno per l’inclusione Attiva, una volta approvati i decreti attuativi, previsti per il primo esame del Cdm in maggio. Avrà quindi bisogno ancora di qualche tempo perché sia operativo ma amplia in modo significativo l’attuale platea di soggetti assistiti, che ora si ferma a quota 80 mila famiglie per oltre 300 mila persone. A regime dovrà toccare oltre 400mila famiglie per un totale di 1,8 milioni di individui.
Come abbiamo già spiegato, lo stanziamento del governo va a toccare soltanto una piccola parte di chi ne avrebbe la necessità. A vivere sotto la soglia di povertà attualmente sono 4 milioni e 598mila cittadini, il 7,6% della popolazione, pari a 1,8 milioni di famiglie. Il Messaggero poi oggi spiega che chi beneficerà del reddito di inclusione dovrà assumere alcuni impegni per dimostrare di essere un cittadino responsabile:
Tra questi, per esempio, c’è quello di far frequentare le scuole ai figli e di sottoporli alle vaccinazioni obbligatorie. Inoltre il beneficiario dovrà accettare eventuali proposte di lavoro che gli verranno presentate dai centri per l’impiego. Nel reddito di inclusione verrà riassorbita anche la Carta acquisti ricaricabile da 40 euro mensili, uno strumento di integrazione al reddito sperimentato in 12 città con più di 250mila abitanti, quale contributo per la spesa alimentare, sanitaria e il pagamento delle bollette.
Come detto prima dell’entrata in vigore, è necessario che il governo emani i decreti attuativi. In teoria ha sei mesi di tempo per farlo dalla data di approvazione della legge. Ma,come spiegato anche nel Def, Palazzo Chigi vuole accelerare e emanare entro maggio i decreti.
La misura è rivolta alle famiglie di italiani residenti ma anche a quelle degli stranieri con il permesso di lungo soggiorno.