Reddito di Cittadinanza: quanto si prende ogni mese?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-11-12

Il misterioso oggetto del desiderio degli italiani (e degli elettori del M5S) rischia di essere una clamorosa delusione delle aspettative e delle promesse fatte da Di Maio. L’assegno mensile medio sarà di meno di trecento euro. Più o meno come quello del Reddito di Inclusione. E i conti peggiorano se si vuole portare a 780 euro al mese chi ha reddito pari a zero

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Ora che la povertà è stata finalmente abolita possiamo concentrarci su quanto il Reddito di Cittadinanza – che non è ancora ben chiaro come verrà erogato – contribuirà ai bilanci delle famiglie che potranno beneficiarne. Secondo quanto annunciato dal MoVimento 5 Stelle il reddito di cittadinanza verrà erogato a quelle famiglie che hanno una dichiarazione ISEE fino a 9.369 euro l’anno. Questo significa quindi che tutte quelle persone a fine mese avranno un reddito pari a 780 euro? Non proprio.

Il Reddito di Cittadinanza “pesa” quanto il REI

Per capirlo bisogna farsi una semplice domanda. Quante sono le persone che hanno presentato un’ISEE al di sotto della soglia necessaria per poter accedere alla misura di sostegno al reddito del governo del Cambiamento? Il Sole 24 Ore oggi ha calcolato che sono 2.5 milioni le famiglie che nel 2016 hanno presentato una ISEE (il che non significa che siano tutti i possibili beneficiari) al di sotto dei novemila euro. Qualcuno potrebbe aggiungersi nel corso del 2019, presentando la domanda anche se non l’ha presentata prima proprio in virtù della possibilità di percepire il RdC ma i numeri sono più o meno quelli. Nella manovra del Popolo sono stati stanziati, sempre per il 2019, nove miliardi di euro.

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Distribuzione regionale delle famiglie potenziali beneficiarie del reddito di cittadinanza (con Isee ordinario fino a 9mila €). (Il Sole 24 Ore, 12 novembre 2018)

A conti fatti quindi mediamente a chi otterrà il Reddito di Cittadinanza andranno 293,85 euro al mese per nove mesi (non per 12 mesi perché il RdC dovrebbe partire da aprile 2019). Una quota pro-capite non molto più alta di quella percepita dai beneficiari del Reddito di Inclusione (il REI) che è mediamente intorno ai trecento euro. A differenza del RdC il REI però ha una platea decisamente più ridotta (378mila famiglie per un totale di 1 milioni di persone in difficoltà) e ha uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro.

Come il Reddito di Cittadinanza abolirà la povertà

Il MoVimento 5 Stelle ha sempre specificato che il Reddito di Cittadinanza non sarebbe stato utilizzato unicamente per portare gli italiani in stato di povertà dal reddito zero al reddito minimo (780 euro mensile) ma anche come “integrazione” al reddito per portarlo a quota 780 euro. Questo però significa che qualora il governo avesse intenzione davvero di innalzare a 780 euro il reddito di tutti coloro che sono a ISEE zero (riuscendo ad evitare i furbetti) in questo modo se ne andranno 4,4 dei 9 miliardi stanziati per il Reddito di Cittadinanza. Secondo l’Istat, nel 2017 c’erano infatti circa 5 milioni di individui in povertà assoluta. Non tutti sono italiani (si stima che gli stranieri siano circa 1,3 milioni) e il governo potrebbe limare le cifre escludendo i residenti di origine straniera, ma ad oggi non ha ancora deciso come farlo.

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In questo modo però tutti coloro che invece non hanno ISEE ordinario pari a zero (ma al tempo stesso hanno presentato una ISEE inferiore ai 9mila euro) saranno costretti ad accontentarsi di molto meno dei 294 euro mensili di cui sopra e vedranno l’eventuale assegno di sostegno ridursi fino a 184 euro al mese (sempre in media). I conti insomma continuano a non tornare. Già qualche giorno fa lo Svimez – l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – aveva calcolato che per poter dare il Reddito di Cittadinanza nella forma originariamente prevista e promessa dal MoVimento 5 Stelle a tutti i nuclei famigliari con una dichiarazione ISEE inferiore ai 6000 euro (quindi con criteri più stringenti di quelli dichiarati dal governo) sarebbero stati necessari sedici miliardi di euro, quasi il doppio dello stanziamento nella manovra di bilancio gialloverde.

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Reddito di cittadinanza: come funziona (Il Messaggero, 17 ottobre 2018)

Che quello che il governo si appresta a varare possa essere un Reddito di Cittadinanza dimezzato è evidente anche da un confronto con quello che il partito di Di Maio diceva e scriveva in campagna elettorale. All’epoca il M5S scriveva che il RdC avrebbe dovuto costare tra i 15 e i 17 miliardi di euro l’anno. Importo per cui c’era già la famosa “bollinatura” da parte della Ragioneria dello Stato. Un fact checking de LaVoce.info però aveva calcolato che il costo complessivo della manovra sarebbe stato di circa 29 miliardi di euro se davvero, come scritto nel Ddl presentato dal MoVimento, si vuole tener conto dei criteri Eurostat per il calcolo della soglia di povertà relativa. Qualche giorno fa anche Federico Fubini sul Corriere ricordava come «I dati sui redditi messi a disposizione dal Dipartimento delle Finanze permettono di calcolare che servirebbero 28 miliardi per mantenere la promessa dell’integrazione a 9.360 euro l’anno per i circa tre milioni di redditi fino a mille euro l’anno». Cifre alla mano quindi il Reddito di Cittadinanza sarà molto più limitato – per importo o per numero di beneficiari – rispetto a quanto previsto e promesso.

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