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Quei sette milioni in più per dipendenti e dirigenti di Palazzo Chigi
neXtQuotidiano 03/11/2019
Cinque milioni e due milioni rispettivamente per gli impiegati e i dirigenti della presidenza del Consiglio a decorrere dall’anno 2020 con un emendamento alla legge sul riordino dei ministeri
Un emendamento al decreto legge Riordino dei ministeri già bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato fa stanziare cinque milioni e due milioni rispettivamente per gli impiegati e i dirigenti della presidenza del Consiglio a decorrere dall’anno 2020, quando il fondo per le risorse decentrate del personale non dirigenziale della presidenza del Consiglio dei ministri sarà «incrementato di 5 milioni di euro annui – si legge nella proposta normativa -ed il fondo per la retribuzione di posizione e per la retribuzione di risultato del personale di livello dirigenziale non generale è incrementato di 2 milioni di euro annui».
Quei sette milioni in più per dipendenti e dirigenti di Palazzo Chigi
La storia la racconta Il Giornale in un articolo a firma di Paolo Bracalini, che spiega che il decreto arriva in Senato martedì 5 novembre: c’è quindi ancora tempo prima che diventi legge e può ancora essere cancellato dalla maggioranza. Che ha già segato uno stanziamento di 100 milioni di euro per l’aumento delle indennità aggiuntive di funzionari e dirigenti dei ministeri e della presidenza del Consiglio, presente nella Legge di Bilancio 2020 e poi cancellato.
Ogni anno le spese per le loro retribuzioni dei dipendenti di Palazzo Chigi aumenta, in cinque anni gli stipendi sono aumentati del 45%:
I costi della macchina amministrativa lievitano a numeri mostruosi, come quello dei dipendenti: 2.091 di cui 269 dirigenti (più del 10%). Troppi che guadagnano troppo. Ma per Conte e soci era prioritario farli guadagnare ancora di più.
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