Politica
Gli insegnanti «fragili» con patologie gravi esentati dal lavoro
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-29
Il ministero della Pubblica Istruzione ha deciso così ieri, nelle more della polemica sui lavoratori fragili dimenticati dal governo
Gli insegnanti “fragili”, ovvero con patologie invalidanti, saranno esentati dal lavoro. Il ministero della Pubblica Istruzione ha deciso così ieri, nelle more della polemica sui lavoratori fragili dimenticati dal governo come spiega oggi Repubblica:
È considerato fragile e quindi esentabile dal lavoro, solo chi ha patologie gravi, come un tumore o una forma di diabete scompensato, oppure è colpito da più di una malattia cronica. Ieri il Cts ha brevemente discusso di uno dei temi di questi giorni, cioè del rischio cattedre vuote dovuto ad un presunto alto numero di esenzioni. I tecnici ritengono che sia necessaria una circolare per mettere alcuni punti fermi. L’atto dovrebbe essere pronto all’inizio della prossima settimana e richiamerà la legge. Proprio per proteggere i lavoratori dal Covid, infatti, nei mesi scorsi è stata scritta una norma dove è indicato il percorso per il lavoratore del settore dell’istruzione portatore di patologie.
Deve richiedere al suo dirigente scolastico di essere sottoposto a una visita straordinaria da parte del medico competente o di quello dell’Inail, che darà il giudizio sulla idoneità al lavoro. Questo non sarà legato all’età della persona ma appunto allo stato di salute anche se è ovvio che certe patologie sono molto più diffuse tra chi ha più di 55 o 60 anni, un esercito nel mondo della scuola, tra insegnanti e bidelli, di 400mila lavoratori. Lo stop arriverà per patologie importanti, oppure per la cosiddetta “comorbilità”, cioè la presenza di più malattie. Di certo, notano gli esperti, con questi criteri i numeri alla fine saranno molto più bassi di quelli circolati in questi giorni. Probabilmente si resterà nell’ordine di alcune migliaia
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