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La candidatura di Pietro Grasso in Sicilia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-06-13
L’ideona del PD: mollare Crocetta e candidare il presidente del Senato a Palazzo d’Orleans. Ma c’è qualche problema
Mentre le urne in Sicilia sono ancora calde avanza una candidatura prorompente: quella del presidente del Senato Pietro Grasso alla Regione. Dopo il disastro di Crocetta il Partito Democratico sta spingendo per un cambio di cavallo che avrebbe del clamoroso e che potrebbe arginare la finora irresistibile ascesa (nei sondaggi) di Giancarlo Cancelleri, che ha però subito una battuta d’arresto con l’appoggio a Ugo Forello, che alla fine a Palermo non è riuscito nemmeno a raggiungere il ballottaggio. Grasso avrebbe il pregio di replicare il “modello Orlando”, riconfermato al primo turno, a Palazzo d’Orleans e potrebbe riuscire a mettere insieme una coalizione da Sinistra Italiana agli alfaniani.
L’operazione è complicata, scrive oggi Mario Ajello sul Messaggero, perché Grasso si candiderebbe solo se glielo chiedesse Mattarella ma il capo dello Stato, si sa, è molto lontano dalla politica politicante né ha intenzione di schierarsi. Repubblica Palermo invece ha informazioni diverse:
«Soltanto con un candidato e un progetto simile possiamo mettere insieme Sinistra italiana, Orlando, i Centristi e gli alfaniani», diceva il responsabile dei dem Fausto Raciti parlottando con alcuni deputati. E il candidato che ha in mente Raciti, e che a Roma sostiene Orfini, è il presidente del Senato Grasso. Un nome che piace a Orlando, che vuole presentare sue liste alle regionali, ai Centristi di D’Alia e che metterebbe tutti d’accordo, anche chi ha aspirazioni di candidatura personale come Giuseppe Lupo.
Da Palazzo Madama trapela la disponibilità di Grasso quanto meno a discutere l’argomento di una sua candidatura a governatore in Sicilia. E l’allontanarsi delle elezioni nazionali rende più praticabile questa strada, sia per lo stesso Grasso sia per il Pd: in via del Nazareno però la decisione finale spetterà al segretario Matteo Renzi, che non è in rapporti idilliaci con il presidente del Senato, anche se ha parlato di un’ipotesi Grasso in Sicilia con il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni durante i colloqui sulla legge elettorale.
Si prospetta una sfida all’ultimo voto a Palazzo d’Orleans?